Sono state raccolte diverse voci dei vari operatori del settore delle tute gialle che, all'unisono, denunciano presunti abusi da parte della dirigenza dell'azienda per la quale lavorano, Ecologia Oggi. E' in atto nel frattempo una gara su chi si dovrebbe giudicare l'appalto per i prossimi cinque anni, di 50 milioni di euro. Le tute gialle hanno dunque lanciato un appello accorato al Comune, ovvero quello di tenere sotto costante vigilanza l'andamento della gara.

"Come tute gialle chiediamo, ad una azienda delle quattro che uscirà vincitrice dalla gara, stabilità e sicurezza".  - queste le loro dichiarazioni. Andando più nello specifico le tute gialle denunciano, tra le altre cose, una serie di demansionamenti abusivi ai danni dei lavoratori o anche, come loro specificano, il rifiuto di un'ora di permesso, oltre cento giorni di ferie arretrate e non pagate, e altre duecento ore di permessi non retribuite.

Non solo, le tute gialle denunciano ritardi sui pagamenti nonostante i ricorsi al Comune, in prefettura e Confindustria. Inoltre segnalano assegnazioni di turni non previsti, diminuzioni dei mezzi, ticket mensa non concessi, mostrando la loro indignazione anche per i vari licenziamenti rimpiazzati con quelli, come loro la definiscono, della "vecchia amministrazione". Secondo ancora quanto loro affermano, dalle buste paga di settembre i dipendenti si sono viste cambiate le mansioni, senza tuttavia nessuna convocazione, né tantomeno il coinvolgimento dei sindacati. Tipi di mansioni, tra l'altro, secondo le tute gialle inesistenti nei contratti. Quello che per certo si sa, ora come ora, è che le tute gialle non si fermeranno.