Avrebbero realizzato in un terreno di proprietà un'area di stoccaggio rifiuti non autorizzata.

Madre e figlia, quest'ultima titolare di un'impresa impegnata nel settore, sono state denunciate in stato di libertà dal carabinieri e dai carabinieri forestali, a Zagarise, con l'accusa di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

L'area utilizzata è stata posta sotto sequestro. I militari, nell'ambito di un servizio di controllo del territorio in materia di contrasto ai reati ambientali, si sono insospettiti e hanno seguito il percorso di un mezzo adibito al trasporto di rifiuti scoprendo, in località "Campanaro" di Zagarise, il sito non autorizzato ubicato in un terreno privato.

Nell'area sono stati trovati quindici container con all'interno rifiuti di vario genere (urbani indifferenziati, vetro, plastica e di tipo pericoloso) per un totale di circa 400 tonnellate di materiale.

L'ipotesi avanzata dai carabinieri è che la titolare dell'impresa, incaricata della raccolta dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Sersale, si sia accordata con la madre, proprietaria del terreno, per depositare temporaneamente i rifiuti raccolti, realizzando di fatto un'area di stoccaggio.

Il sequestro dell'area è scattato proprio a seguito dell'assenza delle previste autorizzazioni in tema di gestione e smaltimento di rifiuti.