È stato avviato l'abbattimento di alcune villette abusive perché costruite sul demanio marittimo a Caminia di Stalettì, sulla costa ionica catanzarese, su disposizione dell'ufficio esecuzioni della Procura di Catanzaro.

Le villette sono state oggetto di un'indagine della stessa Procura che lo scorso dicembre ha portato all'emissione di un decreto di sequestro preventivo per 71 immobili.













Una ditta privata, pagata dalla Regione Calabria, ha abbattuto un primo gruppo di villette. Due sono state lasciate in piedi perché hanno il tetto in amianto ed è stato disposto che venerdì prossimo una ditta specializzata incapsuli le tegole e porti via la copertura.

"Questo è un primo passo - ha commentato il procuratore aggiunto Novelli - e tutta l'area dovrà essere consegnata e riqualificata all'Amministrazione comunale di Stalettì per le sue determinazioni. L'ufficio esecuzioni della Procura di Catanzaro, anche grazie alla sensibilità del procuratore Gratteri, su questi temi, sta procedendo anche con altre demolizioni che fanno meno notizia di questa".

A Camina è stato presente anche l'assessore regionale all'Ambiente, Sergio De Caprio. "Ringrazio la Procura e le forze dell'ordine - è stato il suo commento - perché proteggono lo sviluppo della Calabria e la legalità. L'abusivismo è un male grave, fatto di speculazioni e sfruttamento che impediscono il turismo. Ma c'è una Calabria che ha voglia di andare avanti ed è la Calabria dei cittadini, delle famiglie, di una politica di civiltà".