Addio stato di emergenza: dopo due anni, l’Italia procede verso il ritorno alla normalità, liberandosi gradualmente dalle restrizioni imposte dalla pandemia.

Dichiarato il 31 gennaio 2020 sotto il governo Conte a causa dell’allerta per il Coronavirus, che stava divampando esponenzialmente dalla Cina fino in Europa. Lo stato di emergenza è un provvedimento emanato a seguito di eventi calamitosi di rilievo nazionale, il quale attribuisce al governo e alla Protezione civile dei poteri speciali.

E’ stato prorogato inizialmente fino al 31 luglio 2020, poi fino al 15 ottobre 2020. Sotto il governo Draghi, invece, ha subito due rinnovi: il primo il 31 dicembre 2021 e l’ultimo e decisivo, il 31 Marzo 2022.

Con la fine dell’ordinanza, allenta la stretta su Green Pass e quarantena. Spariscono i colori delle Regioni e, progressivamente, si andrà a ridurre l’utilizzo della mascherina. Inoltre, decade il CTS, il Comitato Tecnico Scientifico, sostituito da un’unità per il completamento della campagna vaccinale.

Ciò nonostante, non sembrano esserci i presupposti per “archiviare” la crisi generata dal Covid-19, considerando che la curva dei contagi non sembra rientrare ancora nei numeri.