L'ANA  -Associazione Nazionale Ambulanti - stigmatizza l'operato di molti sindaci e vescovi calabresi i quali non consentono per varie motivazioni, tra queste: Covid-19 e Legge Gabrielli, l'organizzazione di fiere e feste patronali.

L'Ana Calabria e l'Ana nazionale - si legge in una nota stampa -  si appellano alle istituzioni civili e religiose affinché, a seguito dell'ordinanza del Presidente della Regione Calabria Jole Santelli, possano impegnarsi e agevolare la promozione di eventi fieristici.

L'Associazione nazionale ambulanti mette in evidenza il fatto che sia possibile per i comuni  acconsentire all'organizzazione delle fiere all'interno dei centri urbani.
A testimonianza di ciò vengono - continua la nota stampa -  citati i casi di Lamezia Terme, in cui l'Ana ha potuto constatare la sensibilità del sindaco Paolo Mascaro, e di Caraffa di Catanzaro, con il sostegno dato dal primo cittadino Antonio Sciumbata alla categoria dei venditori  ambulanti.
In pochi giorni i sindaci Mascaro e Sciumbata, raccogliendo l'appello disperato dell'Ana e dei commercianti, hanno dato mandato agli uffici comunali affinché, seguendo le direttive, potesse partire la macchina organizzativa delle fiere nei rispettivi comuni.

L'Ana ringrazia pertanto i primi cittadini di Lamezia Terme di Caraffa e invita le altre amministrazioni comunali ad impegnarsi per riservare alle varie comunità un'aria di festa e gioia e, accanto a ciò, per creare un indotto non indifferente per l'economia del territorio.

L'Ana lancia inoltre un appello al Presidente regionale Anci per fissare un incontro teso a sensibilizzare tutti i sindaci calabresi sulla possibilità di organizzare le fiere in sicurezza.

L'organizzazione delle fiere rappresenta per l'Ana, e non solo, un'occasione per ridare fiato e fiducia ai venditori ambulanti e, al contempo, per resitutire alla popolazione un po' di normalità a seguito del lockdown.  Per l'Associazione nazionale ambulanti, la sopravvivenza di molte attività commerciali dipende dai sindaci calabresi. Da qui l'appello a spendersi a difesa degli operatori del settore.