Gli oltre 8,4 milioni di italiani che vivono da soli devono affrontare un costo della vita in media più alto del 90% rispetto a quello pro capite di una famiglia tipo di tre persone.

Colpa di una situazione aggravata dai rincari delle bollette scatenati dalla crisi energetica che non ha risparmiato la tavola. La spesa per alimentari e bevande, infatti, è di 298 euro al mese per chi vive da solo, contro i 189 euro in aumento del 58%.

E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti nel giorno del Single Day, ricorrenza nata in Cina negli anni '90, che ha messo a confronto i costi della vita sulla base dei dati Istat.

Negli ultimi cinque anni, spiega la Coldiretti, i single sono aumentati di quasi il 5% superando gli 8,4 milioni e rappresentano 1 famiglia italiana su 3.

Vivere da soli comporta una spesa media per alimentari e bevande di un single è di 298 euro al mese, il 58% superiore a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 3 persone che è di 189 euro.

I motivi della maggiore incidenza della spesa a tavola sono da ricercare nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali.

D'altra parte gli appartamenti e le case più piccole hanno prezzi più elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affitto, usare l'automobile da soli costa di più come pure riscaldare un appartamento.