Ti Amo Calabria per gli assorti silenzi delle tue selve che conciliano i sogni dei pastori  e le estasi degli eremiti”, così Leonida Repaci. Versi molto belli che ci riportano alla bella storia umana dell’ultimo eremita della Sila, Pasquale Talarico, morto a 96 anni a fine dicembre 2020. Gran parte della sua vita l’ha vissuta ai piedi della montagna di “Campo di Manna”, in agro di San Giovanni in Fiore, dove il fiume Neto inizia la discesa lungo il marchesato di Crotone, per poi giungere dopo decine di chilometri, verso il mare. Inaccessibile nella sua maestosa bellezza.

Grazie al fotografo Giovanni Marasco, calabrese che vive a Roma, possiamo ora ammirare quell’angolo di paradiso in cui è vissuto l’ultimo eremita della Sila, che si è lasciato riprendere tranquillamente, dimostrandosi sereno e felice in quel suo mondo. La storia di Pasquale Talarico raccontata in un video di Facebook da Franco Laratta ha superato in pochi giorni le 50 mila visualizzazioni, segno di una grande attenzione per queste vicende umane che sembrano venire da tempi lontanissimi.

Dalle splendide foto in bianco e nero di Marasco, si capisce subito che zio Pasquale viveva in estrema semplicità, si nutriva dei frutti della terra, del latte delle sue capre, di frutta e di ortaggi. Raccontava di non avere mai avuto particolari necessità, che stava benissimo lontano da tutto e da tutti, avvolto nel silenzio e nella pace della montagna silana. L’altopiano per secoli è stato rifugio di tanti eremiti, ma anche dei pastori che vi rimanevano quasi tutto l’anno per custodire e proteggere le greggi.

Sono i luoghi che Zio Pasquale ha vissuto per oltre 50 anni in compagnia delle sue capre e del suo mulo. E di tutto il Creato che, senza porte e senza finestre, lo ha accolto e difeso, lasciandogli godere in pace la sua lunga e straordinaria vita. In estasi!