I militari della Compagnia Carabinieri di Corigliano
Calabro la notte scorsa hanno intercettato e quindi proceduto al sequestro penale di una
potente autovettura tedesca utilizzata da una banda di slavi per compiere furti e rapine in
abitazione in tutta la provincia di Cosenza.
Nello specifico un Carabiniere libero dal servizio riconosceva il gruppo di stranieri fermo
presso un autolavaggio con la macchina più volte segnalata in passato ed utilizzata per
compiere pericolose rapine e furti in abitazioni in diversi comuni del cosentino.
Al momento dell’arrivo di due gazzelle dell’Arma sul posto, i soggetti riuscivano a far
perdere le tracce, ma grazie all’intuito degli investigatori la stessa vettura veniva trovata in
un vicolo nascosto della frazione di Schiavonea, col motore ancora caldo.
Dopo aver setacciato le abitazioni circostanti senza trovare traccia del gruppo di slavi, si
decideva di effettuare una perquisizione del veicolo, che risultava da ricercare nelle
banche dati delle forze di polizia per procedere al sequestro per intestazione fittizia, oltre a
risultare radiata dal P.R.A. e priva della copertura assicurativa R.C.A.
Ma le scoperte non finivano qui. In effetti durante le attività di sopralluogo sulla station
wagon tedesca, veniva acclarata la presenza di un sistema illegale di sirene e bitonali
montato, verosimilmente, per simulare l’appartenenza alle forze di polizia, nonché
venivano rinvenuti dei passamontagna, guanti ed arnesi da scasso, oltre a della bigiotteria,
su cui sono in corso ulteriori approfondimenti e probabilmente oggetto di qualche “colpo”
precedente. Infine si appurava che l’autovettura era stata da poco riverniciata rispetto al
colore originale, un blu elettrico, gesto compiuto verosimilmente per dissimulare il veicolo
alla vista delle forze dell’ordine, che più volte avevano accertato essere presente sui
luoghi dove erano stati compiuti furti e talvolta era stata utilizzata anche per forzare i posti
di controllo.
Il veicolo e il materiale ritrovato veniva sottoposto a sequestro penale, mentre sono in
corso di acquisizione le immagini di videosorveglianza per risalire all’esatta identificazione
della pericolosa banda.