Covid: CNA attiva un hub vaccinale per le imprese

Un unico protocollo che garantisca il vaccino a tutti i lavoratori.
È l'iniziativa di CNA che presto prenderà il via nel palazzetto dello sport di Donnici vaccinando, nell'ordine, prima i lavoratori, poi i titolari d'impresa ed infine le rispettive famiglie.

Per questa impresa si è registrata una grande collaborazione degli enti: a partire dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, passando per l'assessore Pastore e il consigliere Vincenzo Granata, che hanno reso possibile l'utilizzo dei locali, fino alla Regione Calabria. CNA, per l'occasione, ha incontrato nei giorni scorsi il commissario alla sanità calabrese, Guido Longo ed il presidente della Regione, Nino Spirlì che hanno espresso il loro plauso ad un'iniziativa volta alla tutela dei lavoratori dal rischio di contagio.
"E poi ci sono le associazioni, quelle legate alla nostra CNA - fa sapere il presidente di CNA Cosenza, Francesco Rosa - come La Fontana, grazie alla quale tutto questo non sarebbe possibile: è il nostro braccio operativo perché CNA è essa stessa La Fontana". L'associazione, diretta dal presidente Leonardo Citino, è infatti attiva nel sociale ed è la forza delle varie iniziative, questa più di tutte, a cura della CNA.

Le prenotazioni verranno gestite dalla stessa confederazione che sta comunque lavorando alla realizzazione di una piattaforma in grado di registrare tutta la modulistica e permettere una più fluida e scorrevole turnazione in fase di vaccinazione.

"Abbiamo voluto creare noi stessi il nostro presidio di tutela - ha dichiarato Francesco Rosa - qualora i lavoratori non riuscissero a raggiungere l'hub andremo noi nelle aziende. Siamo dotati, infatti, di 4 strutture mobili e della partecipazione di personale qualificato che somministrerà i vaccini".

È in corso, inoltre, un ulteriore protocollo con gli Ordini dei Medici e degli Infermieri che garantirà la presenza di personale specifico.

"Dove non arriva lo Stato - continua Rosa - ci pensiamo noi. Abbiamo deciso di unirci e di supportarci a vicenda in quella che è una battaglia di tutti. Insieme, infatti, abbiamo voluto smettere di lamentare la lentezza e la sordità della politica, scegliendo così di costruire io nostro turno per vaccinarci".

Una grande squadra di lavoro, infatti, quella che ha permesso la realizzazione di questo evento dove ad emergere è la determinazione per la tutela dei propri diritti ed il sostegno reciproco. Un lavoro d'insieme, proprio come una famiglia.