Avviare il processo di aggiornamento della prassi Uni/Iso, best practice presente sulla piattaforma della Dg Sante Strasbrurgo europea: è questo l'obiettivo dell'incontro che si è svolto il 29 settembre, a margine della Terza Conferenza Mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea, in corso al Ciheam Bari.

Al seminario "Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell'Unesco: il cibo tra azione locale e sistemi globali", organizzato dall'Osservatorio Dieta Mediterranea (organismo del quale fanno parte Ciheam Bari, Ordine nazionale biologi, Uni/Iso e Università di Parthenope, Coldiretti e Campagna Amica), è stata presentata la prassi di riferimento della Dm, approvata dall'Uni, utile per la promozione di uno stile di vita favorevole allo sviluppo sostenibile. La presentazione ha riguardato nel dettaglio l'avvio di un percorso di aggiornamento ed integrazione con la dimensione della sostenibilità, una normazione certificata di azioni, pratiche e comportamenti dei soggetti e delle organizzazioni e una definizione di regole, protocolli, conformità delle diverse componenti con la "Dieta Mediterranea" intesa come stile di vita e modello alimentare in grado di concorrere all'attuazione dell'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile. L'Osservatorio ha già avviato due iniziative: la prima, in due Istituti scolastici della Campania, con azioni finalizzate alla diffusione della cultura alimentare e del corretto stile di vita. L'altra, riguardante il mondo della ristorazione, prevede sia l'adozione di menu messi a punto da un gruppo di esperti dell'Osservatorio sia l'affiancamento dei ristoratori allo scopo di guidarli nell'adozione di regole e protocolli della Dieta Mediterranea.