Nel pomeriggio di mercoledì 18 maggio, la coalizione "La Paola che non ti aspetti”, con i referenti delle cinque liste che la compongono, ha presentato la candidata a sindaco, Emira Ciodaro, medico, già vice sindaco e presidente del Consiglio comunale, nonché membro della commissione regionale Pari Opportunità.

Insieme alla candidata alla fascia tricolore, Pino Falbo per “Progetto Democratico”, Paolo Romagno per “Paola Cuore Azzurro”, e Santina Benedetto per “Forza Paola Domani”, "La mia Paola” e "SiAmo Paola”.

Ad aprire i lavori è stata proprio la dottoressa Ciodaro, che ha enfatizzato come, dal «dialogo proficuo in termini di progettualità e convergenza programmatica e amministrativa», sia nata l’intesa culminata nella sua candidatura a sindaco, solidamente supportata.

L’intervento della candidata si è concentrato sul programma elettorale, che: «non sarà un libro dei sogni, ma un progetto, con un inizio e una fine, e che sarà realizzato con grande celerità e concretezza».

«Stop al depauperamento dell’ospedale – ha detto la dottoressa – che non è stato difeso da alcuno. I reparti sono ridotti al lumicino, impoveriti. Chiederemo a governatore Roberto Occhiuto di rielaborare il tutto, inserendo reparti mancanti. Io non mi incatenerò da nessuna parte, andrò direttamente in Regione.

Ogni reparto dovrà ritornare al vecchio splendore. L’Utic dovrà prevedere pure Termodinamica; la medicina: l’ortopedia: rianimazione e terapia intensiva, che devono essere funzionali, non certo per slogan». la candidata, ha inoltre proposto un «acceleratore lineare per la radioterapia, da installare in oncologia al fine di non creare disagi e problemi economici ai degenti».

La Ciodaro ha poi detto che si deve «potenziare il turismo, garantendo altresì infrastrutture e un mare pulito». Ciò porterebbe «turismo vero» e darebbe lavoro. Il Comune potrebbe fare tanto per il mare pulito, «a cominciare dal depuratore» - ha evidenziato la candidata, che ha auspicato anche sinergia e dialogo tra Comuni.

La pista ciclabile, poi, va «rimodulata», perché così come è concepita ha «creato problemi di traffico e non è certo un servizio da bandiera blu». Sul parcheggio area Pit del lungomare, ne ha proposto la «valorizzazione», chiedendo a privati di realizzarvi, previo bando, un acquapark da acqua salata».

Ha poi dato risalto al progetto della «funivia tra il mare e i monti», realizzabile impiegando fondi europei, e prospettato «lo sviluppo del turismo religioso con la valorizzazione delle nostre chiese». Proporrà alla Regione, inoltre, di impegnarsi affinché il Santuario di Paola diventi patrimonio mondiale Unesco».

L'acqua potabile, infine, dovrà essere «garantita tutto l’anno e in tutte le zone, perché una «città evoluta e moderna, deve avere questo servizio». Servizi comunali esterni, infine, dovranno essere «intemalizzati». E poi i servizi sociali, da rendere maggiormente fruibili; l'erosione costiera della zona nord da combattere: l’organico del Comune da migliorare, anche tramite le cooperative, in cui ora operano persone a due ore al giorno per 300 euro al mese (mortificante)».

Sul porto ha spiegato che «i soldi pubblici non saranno dati a nessuno, se non ci sarà una parte privata credibile». Ciodaro firmerà un contratto con il popolo e se qualcosa andrà storto, si dice pronta a scendere in piazza per informare la gente.

Ha quindi detto che farà una giunta politica, rispetto alla forza contrattuale delle liste. I rappresentanti delle varie liste, infine, hanno spiegato le ragioni politiche alla base delle loro scelte, rispondendo – insieme alla candidata – alle domande dei giornalisti presenti.