La danza come forma d'arte ed espressione, che sfocia in un vero e proprio stile di vita. Un'altra avventura, ma non la sola, per il ballerino ed assistente coreografo cosentino Francesco Spizzirri. Classe 1983 e con all'attivo già importanti collaborazioni teatrali e televisive, Francesco torna ora nei palinsesti della tv italiana accompagnando Pamela Prati, attraverso coreografie di ballo, all'interno della casa del Grande Fratello Vip. Ma le esibizioni di Francesco non si fermano a Mediaset, bensì approdano anche in Rai, precisamente al fianco di Stefano De Martino nel programma "Stasera tutto è possibile".

 

Francesco, parlaci di questa nuova avventura targata Grande Fratello Vip.

Come ogni anno facciamo l'apertura del GF, portando un determinato ospite nella casa, e quest'anno è toccato a Pamela Prati. Alfonso Signorini ci ha chiesto inoltre se volevamo accompagnare anche Orietta Berti in questo percorso, per cui ogni lunedì balliamo al suo fianco, in studio, una canzone del suo vastissimo repertorio. Ogni lunedì faremo un numero diverso, anche perché Orietta Berti ha rifatto canzoni famosissime e ovviamente non mancheranno le sue.

 

Mediaset non è la sola meta, cosa puoi dirci dell'attività parallela su Rai 2?

Stiamo partecipando ad un'altra trasmissione che ha debuttato proprio questo lunedì che si chiama "Stasera tutto è possibile". In questi anni sono stato più volte in reti diverse, e in quasi vent'anni di carriera mi trovo lo stesso giorno in contesti diversi, e tutto ciò è stato abbastanza bizzarro. E' nata tra l'altro una prova all'interno del programma che si chiama "Ma che Musical", dove noi come corpo di ballo eseguiamo coreografie e i concorrenti, che sono dei comici, devono rieseguirle. Sono molto contento e soddisfatto di questo progetto.

 



 



 

Spostandoti tra Rai e Mediaset, ci sarà un ritorno in teatro?

Certo, torneremo in teatro assieme a Lorella Cuccarini con "Rapunzel", che andrà in scena a Dicembre, stesso musical che abbiamo fatto nel 2014; a Novembre ci cimenteremo nelle prove. Sono molto entusiasta poiché è stato il primo musical realizzato in collaborazione con il Teatro Brancaccio, infatti ci sono molto affezionato. A differenza delle altre attività, in questo progetto sono solo assistente coreografo. Ancor di più quest'anno siamo motivati dalla ripartenza post Covid, perché quella dello scorso anno fu solo illusoria. Per noi ballare in dad è molto difficile, dobbiamo per forza stare insieme in sala prove, montare un balletto, crearlo, abbiamo bisogno del contatto fisico. In tutto ciò mi dedico anche all'insegnamento in varie scuole di Roma come la Brancaccio Musical Academy, dove curo diversi professionisti e cerco di trasferire ai più giovani ciò che ho imparato negli anni.