Giuseppe Zimbalatti, professore di Meccanica Agraria e già direttore generale dell'Ateneo, è stato eletto al primo turno.

In corsa per la carica di Rettore vi erano anche altri due docenti dell'Università Mediterranea. Il professore Claudio De Capua, ordinario di Ingegneria dell'informazione, delle infrastrutture e dell'energia sostenibile, e il professore Nicola Moraci, del Dipartimento di Ingegneria civile, dell'energia, dell'ambiente e dei materiali.

Giuseppe Zimbalatti si aggiudica il posto di Rettore e quindi la fiducia dei colleghi con ben 257 preferenze.

ZIMBALATTI NUOVO RETTORE DELLA MEDITERRANEA, MINASI: «L’UOMO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO. UN PREMIO PER LUI E PER LA NOSTRA REGGIO»


«Rivolgo a Giuseppe Zimbalatti le mie più sincere congratulazioni per la sua elezione a Rettore dell’Università Mediterranea, un traguardo meritatissimo che premia lui, per la sua professionalità e il lavoro svolto in tanti anni proprio per e nell’Ateneo reggino, e premia anche la stessa Reggio, che sicuramente beneficerà, sotto vari aspetti, del suo impegno alla guida dell’Università cittadina».

 

L’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria, Tilde Minasi, si congratula con queste parole con il prof. Zimbalatti, prevalso sugli altri due candidati nella scelta del nuovo Rettore della Mediterranea. Reggino, già Preside della facoltà di Agraria e, prima di questa elezione, Direttore Generale dell’università, è, per l’Asessore, l’uomo giusto per ricoprire l’importante incarico.

 

«Conosco Giuseppe Zimbalatti da tanti anni, è un caro amico, ma soprattutto un professionista serio, corretto, competente e affidabile. Proprio ciò che serviva alla nostra Università e alla nostra città – affermal’Assessore – per aprire un nuovo corso, dopo le burrascose vicende che l’hanno riguardata, e “sporcata”, negli ultimi mesi.

Ai giornalisti ha detto “Ho avuto tutto da questa Università e in cambio io darò tutto” e sono certa che sarà così. Come lui stesso ha ricordato, quest’anno ricorre il 40esimo anniversario dalla fondazione ufficiale, ma l’Ateneo ha in realtà già 60 anni di vita. Il modo migliore per celebrarli è proprio ripartire con una persona come lui, che peraltro è un reggino che ama profondamente la sua terra. Saprà ricostruire in positivo l’immagine che l’Università (e, con essa, la città) merita e rafforzarne il compito di presidio di cultura e di crescita, anche economica, che le è tipico.

Gli auguro, dunque – conclude Minasi – un buon lavoro in questo nuovo inizio, sia da amica che da Assessore della Regione».