Al termine della conferenza stampa organizzata per illustrare i risultati dell'operazione "Basso Profilo", il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha spiegato il ruolo di alcuni degli indagati.

 

Le parole di Gratteri


"L'indagine conclusa con gli arresti è la sintesi di ciò che diciamo da decenni - ha detto Gratteri - La 'ndrangheta spara sempre meno, ma ha sempre più rapporti con la politica e l'imprenditoria. L'imprenditore Gallo - ha proseguito Gratteri - ha contatti con le forze dell'ordine, con la politica, con la 'ndrangheta ed attraverso questi contatti riesce ad allargare sempre più la sua attività imprenditoriale. Oggi sono stati trovati beni per centinaia di milioni di euro. E si parla di un imprenditore in apparenza medio-piccolo. Proprio questi contatti lo avevano portato a rivolgersi alla cosca De Stefano Tegano per organizzare la campagna elettorale di Francesco Talarico, candidatosi nel 2018 nel reggino".

 

Il coinvolgimento di Cesa


"A Roma, attraverso Talarico - ha detto Gratteri rivolgendosi sempre ll'imprenditore Gallo - era stato organizzato un incontro con Cesa. Talarico sapeva perfettamente che Gallo si rivolgeva a rappresentanti di 'ndrangheta di Reggio Calabria. Cesa e Talarico erano nello stesso partito e Talarico, per ricambiare l'interesse, ha organizzato questo pranzo per ottenere un beneficio per degli appalti"

 

Il notaio Rocco Guglielmo


Gratteri ha parlato anche del coinvolgimento del notaio di Catanzaro, Rocco Guglielmo, che risulta indagato, ma in generale del ruolo di professionisti: "La spregiudicatezza e la disinvoltura con la quale alcuni professionisti compiono atti, quali intestazione fittizia di beni, a persone albanesi, non presenti, fa un pò impressione".