La BCC dell’Alto Tirreno della Calabria Verbicaro inaugura la nuova Filiale di Diamante

È stata inaugurata questa mattina la Filiale di Diamante della BCC di Verbicaro. La cerimonia di apertura, a causa dell’epidemia da Covid 19, non ha previsto la presenza del pubblico, ma solo di amministratori e dipendenti. Il rito della benedizione è stato officiato da Don Giovanni Celia, sacerdote verbicarese, socio della Banca nonché parroco della comunità San Francesco di Paola di Cittadella del Capo e Immacolata Concezione in Cirimarco di Bonifati (CS), che ha anche voluto omaggiare la Banca di un’immagine sacra raffigurante il Santo Patrono della Calabria.

Al taglio del nastro hanno provveduto a quattro mani il Presidente Francesco Silvestri ed il Direttore della nuova Filiale della Banca, quale simbolico gesto della comunione di intenti fra governance e dipendenti.

Il Presidente, nel breve discorso tenuto al termine del rito della benedizione, ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dai dipendenti ed ha sottolineato l’importanza della nuova apertura, evidenziando che per una banca l’apertura di uno nuovo sportello è sempre motivo di orgoglio, ma che per la BCC di Verbicaro lo è ancora di più, sia per via del particolare periodo storico in cui è avvenuta, sia perché si tratta del primo sportello aperto da oltre un decennio. L’apertura del nuovo sportello fa parte del più ampio progetto di sviluppo della banca, che negli anni ha rafforzato decisamente la propria presenza nel tirreno cosentino.

Dopo la cerimonia inaugurale la filiale ha iniziato la propria operatività, iniziando a ricevere e servire i primi clienti.

La BCC dell’Alto Tirreno della Calabria – Verbicaro, istituita inizialmente come Cassa Rurale ed Artigiana, è stata formalmente costituita nel 1981, ma ha iniziato la propria operatività nel 1983.

Il suo territorio di competenza ricomprende 15 comuni dell’Alto Tirreno della Calabria, con un bacino di utenza di oltre 50.000 abitanti stabilmente residenti.

L’attuale compagine sociale conta circa 1.200 soci, quella impiegatizia 19 dipendenti. Le masse intermediate superano i 120 milioni di euro.