Malato, povero, invalido e senza pensione
: è una richiesta d'aiuto struggente e disperata, quella di Antonio, un uomo del casertano, il quale si trova a vivere una condizione di vita degradata e ai limiti dell'umano. Muffa, umidità e cattivi odori: le immagini che ci mostra Antonio sono chiare ed è evidente come la situazione dell'uomo sia ormai degenerata. L'acqua gocciola dal soffitto e - spesso - cadono calcinacci, tanto da costringerlo a dormire in auto la notte per sopraggiungere all'insopportabile umidità della notte.







"Ho perso mio padre e mia madre con tumori e un fratello con la leucemia - scrive Antonio all'attenzione della nostra redazione - ho sempre sofferto, credetemi è bruttissimo, pr
ego il Signore Gesù ogni giorno per tutti senza distinzioni che vi faccia stare sempre bene e vivere una vita più serena della mia - continua - più volte ho fatto richieste alle istituzioni tutte, ai media e alle tv sia locale che nazionale, alle associazioni tutte, purtroppo con esiti negativi"


Il dolore di Antonio è intenso, forte e vivido, aggravato dalla paura di una morte imminente: l'uomo - infatti - racconta di una condizione di metastasi che sta portando il suo corpo a consumarsi lentamente, causata dall'inalazione di odori tossici presenti nell'ambiente.



"A chi può importare della morte di un povero malato?": si chiede Antonio, immobile di fronte l'indifferenza di uno Stato che lo guarda senza difenderlo, nell' eterna attesa, alimentata dalla speranza che le cose, prima o poi, possano cambiare. Per quanto l'uomo percepisca un'esigua somma data dal reddito di cittadinanza, questo non basta a sopperire alle spese che servirebbero per poter permettere una vita dignitosa. Ridare dignità ad Antonio, così come a tutti coloro che sopravvivono alla giornata, alla fame e alla sete, persone come noi, ma meno fortunate, che vogliono soltanto poter tornare a vivere.