Sospinta dal vento della rinascita della responsabilità collettiva, l’opera partecipata Il Giardino dei sonagli, nata da un progetto artistico internazionale di Terzo Paradiso Cittadellarte-Fondazione Pistolettocon i suoi ambasciatori einaugurata il 14 luglio, in occasione della Festa della trebbiatura alMulinum di San Floro, approda in Svizzera.

La scultura sonora, unica e straordinaria,disseminata di sottili spighe metalliche, dalle quali propendono centinaia di campane e sonagli provenienti da ogni parte del Mediterraneo e suonati dal vento, realizzata appositamente dall’artista multimediale YuvalAvital e prodotta da Mulinum, startup agricola ideata dal giovane imprenditore calabrese Stefano Caccavari che recupera la filiera dei grani antichi, dal 20 settembre al 9 ottobre,sarà allestita al Centre desarts di Ginevra.

Nell’ambito del progetto didattico e interdisciplinare “Ecolint Third Paradise 2019: Art with social impact”,promosso dalla Scuola Internazionale di Ginevra in collaborazione con UNCHR, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Anouk Fondation e Kids' Guernica, tra tele mobili della pace e opere d'arte Art4Impact prodotte da studenti di scuole pubbliche internazionali, spiccherà l'installazione “The Mediterranean Altar n1”, il prosieguo del dialogo di cooperazione universale iniziato a San Floro, nella parte più stretta e ventosa della Calabria, tra il golfo di Sant’Eufemia e il Golfo di Squillace.

“All’interno della mostra Social Impact is an Art, l’installazione realizzata da YuvalAvital con altoparlanti, ventilatori e spighe sonore rappresenterà l’occasione magica per riflettere sul significato della pace generatrice divita sostenibilema soprattutto per attirare l'attenzione pubblica internazionale su questioni sociali e ambientali, dando voce a chiunque senta l'urgenza di agire” dichiara Simona Mazzitelli, ambasciatrice del Terzo Paradiso nonché curatrice del progetto che riprende la narrazione sinestetica avviata al Mulinum con voci e storie dei paesi che affacciano sul Mare Nostrum.

“Mulinum mira a diffondere un invito a difendere il territorio coltivandolo, anche attraverso il linguaggio universale dell’arte” conclude l’imprenditore Caccavari, ben lieto che il suono di una trasformazione sociale sostenibile possa giungere sino in Svizzera,  al Centre desarts, dove i visitatori potranno degustare anchel’antico sapore genuino del pane brunetto, prodotto con farina integrale macinata a pietra, impastata con lievito madre, e cotto nel forno a legna.