San Giovanni in Fiore, arrivano tre nuovi medici cubani all’ospedale: rinforzi per pronto soccorso e medicina
Accolti dalla sindaca Succurro e dagli assessori comunali, i nuovi professionisti si aggiungono ai quattro già operativi nella struttura

Sono entrati ufficialmente in servizio oggi presso l’ospedale civile di San Giovanni in Fiore tre nuovi medici cubani, accolti con calore dalla sindaca Rosaria Succurro, affiancata dagli assessori comunali e dal personale sanitario del presidio. Si tratta di un nuovo tassello nel percorso di rafforzamento dell’organico medico, fondamentale per rispondere alle esigenze sanitarie dell’intera area silana.
«Due medici saranno assegnati al pronto soccorso, quindi al settore dell’emergenza/urgenza, e uno sarà destinato al reparto di Medicina», ha dichiarato la prima cittadina.
In arrivo altri due professionisti
I nuovi arrivi si vanno ad affiancare ai quattro medici cubani già operativi da tempo nella struttura ospedaliera, portando a sette il numero complessivo. Ma non finisce qui: «Nei prossimi giorni – ha annunciato Succurro – sono attesi altri due medici, sempre provenienti da Cuba. Si tratta di un aiuto concreto e importante per il nostro ospedale, che continua a svolgere un ruolo fondamentale per tutto il territorio silano».
Un segnale positivo in un contesto in cui la carenza di personale rappresenta una delle principali criticità del sistema sanitario locale.
Il ringraziamento alle istituzioni sanitarie
Nel suo intervento, la sindaca ha voluto esprimere un ringraziamento pubblico al personale sanitario dell’ospedale di San Giovanni in Fiore «per l’impegno quotidiano e la dedizione», ma anche al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e al direttore generale dell’Asp di Cosenza Antonello Graziano, «per l’attenzione che stanno dimostrando verso la sanità e per gli interventi che stanno arrivando».
L’appello: “Non fermiamoci”
Pur riconoscendo i passi avanti, Succurro ha ribadito che molto resta da fare. «Abbiamo costantemente bisogno di personale, e delle attenzioni che oggi ci sono ma che continueremo a sollecitare, fiduciosi di ottenere quanto occorre per garantire il diritto alla salute dei cittadini di San Giovanni in Fiore».
L’arrivo dei nuovi medici rappresenta una boccata d’ossigeno per l’intero presidio ospedaliero, ma anche un promemoria: la sanità calabrese ha bisogno di continuità, investimenti e presenza sul territorio.