Un profondo senso di sgomento ha colpito la comunità cosentina dopo la tragica notizia della morte di Giuseppe Di Dio, il ragazzo di soli 16 anni ucciso la sera del 1° novembre a Capizzi, in provincia di Messina. Il giovane ha perso la vita all’interno di un bar, vittima di un episodio di violenza che, secondo le prime indagini, sarebbe nato da un tragico errore.

Giuseppe era nipote del professor Michele Di Dio, noto urologo dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e da poco nominato docente dell’Università della Calabria, dove dirige anche la nuova unità operativa complessa di Urologiadell’ospedale “Annunziata”.

Un colpo partito per errore

Le prime ricostruzioni dei carabinieri indicano che il ragazzo sarebbe stato colpito accidentalmente durante un presunto regolamento di conti. L’autore materiale del gesto, un giovane di 20 anni già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato insieme al padre e al fratello, che avrebbero avuto un ruolo nell’agguato.

Il cordoglio di Cosenza e dell’Università della Calabria

La tragedia ha suscitato profonda commozione anche a Cosenza. Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, Vitaliano De Salazar, ha espresso il proprio cordoglio a nome di tutto il personale sanitario e amministrativo. Vicinanza e sostegno sono arrivati anche dal rettore dell’Università della Calabria, Gianluigi Greco, dal professor Marcello Maggiolini, coordinatore del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, e da tutta la comunità accademica di Arcavacata, che si è stretta attorno al professor Di Dio e alla sua famiglia in questo momento di dolore.

Il cordoglio del sindaco

Profondo cordoglio e incredulità sono stati espressi dal Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, alla notizia della tragica scomparsa in Sicilia del nipote del Prof. Michele Di Dio, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’Ospedale dell’Annunziata e recentemente nominato docente del corso di laurea in Medicina presso l’Università della Calabria.

“È una tragedia immane – ha dichiarato il Sindaco Caruso – che ha gettato nello sconforto più profondo i genitori e l’intera famiglia del giovane prematuramente scomparso, nipote dell’amico e stimato professionista Michele Di Dio. Di fronte a simili accadimenti si resta attoniti e ogni parola appare inadeguata”.

Il primo cittadino ha poi aggiunto: “A nome mio, dell’intera giunta comunale e, in particolare, degli assessori Massimiliano Battaglia, amico e collega del Prof. Di Dio, e Maria Teresa De Marco, titolare della delega alla Salute, esprimo la più sentita e partecipe vicinanza ai familiari del giovane per il dolore indicibile che stanno vivendo”.

“È una notizia che ci lascia sgomenti – ha concluso Caruso – e che ci pone di fronte a interrogativi ai quali è davvero difficile trovare risposte”.