La conferenza stampa di presentazione
La conferenza stampa di presentazione

Parte ufficialmente il nuovo progetto del Teatro Alfonso Rendano di Cosenza come Polo Culturale Espanso, una visione innovativa che trasforma la storica istituzione cittadina in un laboratorio permanente di creatività, dialogo e partecipazione.
Il piano triennale 2025-2027 intende costruire un brand culturale identitario e riconoscibile, capace di raccontare il teatro come luogo vivo, contemporaneo e accessibile, mantenendo salda la tradizione musicale e lirica che ne ha fatto un simbolo per tutta la Calabria.

L’obiettivo è chiaro: rafforzare la centralità del Rendano come punto di riferimento artistico per l’intera regione, fidelizzando nuovo pubblico, sostenendo la formazione giovanile e proiettando Cosenza in una dimensione culturale di respiro nazionale e internazionale.

Un progetto di visione, strategia e narrazione

Il nuovo corso del teatro è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Franz Caruso, della nuova direttrice artistica Chiara Giordano, della delegata alla Cultura Antonietta Cozza, del maestro Francesco Perri, direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Brutia, e del dirigente comunale Giuseppe Bruno.

Il sindaco Caruso ha sottolineato che il progetto punta a unire tradizione e innovazione, con una strategia di lungo periodo che renda il Rendano “competitivo nello scenario culturale italiano, senza perdere il suo legame con la storia e con il territorio”.
«Vogliamo fare del Teatro – ha dichiarato il sindaco – una casa della meraviglia, un luogo che appartenga a tutti, che parli alle nuove generazioni e che diventi un vero brand culturale di riferimento per la comunità artistica italiana».

Caruso ha poi evidenziato come il piano triennale si articolerà su tre assi principali: lirica, danza e attività multidisciplinari legate alla valorizzazione del patrimonio immateriale calabrese, prevedendo inoltre eventi diffusi nei quartieri, collaborazioni con artisti internazionali e iniziative educative per scuole e famiglie.

Le parole di Chiara Giordano: “Costruire un firmamento”

La direttrice artistica Chiara Giordano ha descritto il progetto come “un percorso di costruzione collettiva, in cui il teatro diventa catalizzatore ed espansore di valore”.
«Il nostro compito – ha spiegato – è creare un polo culturale espanso, che non si limiti alla programmazione di spettacoli ma costruisca una rete viva di relazioni, idee e linguaggi. Nessuna stella da sola fa firmamento: il teatro deve vivere di comunità».

Giordano ha inoltre annunciato il tema conduttore del triennio, “La relazione uomo-donna”, con una prima declinazione nel 2025 dal punto di vista femminile. Due titoli emblematici – “Carmen” di Bizet e “Pagliacci” di Leoncavallo – ne rappresenteranno i pilastri narrativi.

La stagione prenderà il via il 19 ottobre con il “Bolero” di Ravel, per proseguire il 31 ottobre con “Giselle” del Ballet de Barcelona.

Un teatro che parla a tutti: progetti e nuove sezioni

Tra le novità, le sezioni “Rendano Young & Open”, dedicata ai giovani artisti under 40, e “Rendano Experience & Explorer”, che aprirà le porte del teatro al pubblico con talk, incontri, visite nei backstage, proiezioni e degustazioni tematiche.
L’idea è di costruire un’esperienza immersiva, in cui il pubblico possa vivere il teatro non solo come spettatore, ma come parte attiva di una comunità creativa in evoluzione.

il programma della stagione 2025
il programma della stagione 2025

L’Orchestra Sinfonica Brutia e la stagione concertistica autunnale

Durante la conferenza è stata presentata anche la IV Stagione Concertistica Autunnale dell’Orchestra Sinfonica Brutia, diretta dal maestro Francesco Perri, che aprirà il 17 ottobre al Teatro Rendano con la pianista Maria Perrotta diretta da Jacopo Sipari di Pescasseroli.
Il programma, intitolato “Armonie Trasversali”, prevede sei appuntamenti fino al 12 dicembre, spaziando dalla musica classica al jazz, con ospiti di fama internazionale come Giuliano Carmignola, Enrico Pieranunzi e Giovanni Sollima.

«Vogliamo un’Orchestra performante e consapevole – ha detto Perri – capace di dialogare con linguaggi diversi e di diventare motore culturale della Calabria».

Un teatro aperto, una comunità in cammino

A concludere la presentazione è stata la consigliera delegata Antonietta Cozza, che ha parlato del progetto come di “una vera e propria scommessa culturale, sognata e costruita con visione”.

«Il teatro deve essere un luogo aperto, da vivere ogni giorno. Un posto dove si entra per curiosità e si resta per amore» – ha dichiarato.

Con il nuovo progetto, il Teatro Rendano si conferma cuore pulsante della vita culturale calabrese, simbolo di rinascita e di partecipazione condivisa.