Era uno dei principali poli commerciali dell’area urbana cosentina, capace di offrire lavoro a circa 100 persone. Oggi l’ex Emmezeta di Taverna di Montalto Uffugo è una struttura desolata, simbolo di degrado e di un’opportunità perduta, in un Comune dove il tasso di occupazione resta tra i più bassi della provincia. Insieme al Despar collocato al piano inferiore, un tempo animava un’intera zona oggi ridotta al silenzio e all’incuria.

La vittoria per 13 dipendenti

Una piccola vittoria è arrivata per 13 ex dipendenti, che nel 2023 hanno ottenuto dalla Corte d’Appello di Catanzaro il riconoscimento del licenziamento ingiusto e un risarcimento pari a 20 mensilità dell’ultimo stipendio. Un risultato ottenuto dopo anni di battaglia legale, grazie agli avvocati Cosmo Maria Gagliardi, Antonio Nappi e Luca Gencarelli, che hanno ribaltato la sentenza del Tribunale di Cosenza. La chiusura, nel 2013, non fu causata da crisi economica, ma da un mancato accordo contrattuale tra l’azienda e la società proprietaria dell’immobile, la Zaga.

Le false promesse 

Nel luglio 2022, l’allora sindaco Pietro Caracciolo aveva annunciato un’interlocuzione con i proprietari della struttura, lasciando intendere una possibile riqualificazione. Ma a distanza di quasi due anni, nulla è stato fatto, né da quella giunta né da quella attuale, guidata dal sindaco Biagio Faragalli. Nessun progetto, nessun bando, nessuna visione per restituire valore a un’area strategica.

L'ombra di Leroy Merlin

Nel 2016 si era parlato anche di un possibile investimento della multinazionale Leroy Merlin, che avrebbe potuto portare nuova linfa all’economia locale. Ma anche quella opportunità è sfumata, complice un contenzioso legale mai risolto tra Maurizio Zamparini, ex presidente del Palermo, e Antonino Gatto, titolare del Despar. Al centro della disputa, la proprietà della struttura e la gestione degli spazi. Oggi, l’ex Emmezeta resta un monumento al fallimento politico e imprenditoriale. Le famiglie colpite dalla chiusura attendono ancora risposte, mentre il tempo passa e le promesse non si traducono mai in azioni concrete.