Erosione costiera
Erosione costiera

Ah, la Calabria! Terra di sole, mare cristallino e... infrastrutture fatiscenti. Mentre la Regione si prodiga nel promuovere le sue coste mozzafiato, la realtà è che una buona parte del litorale tirrenico sta letteralmente cadendo a pezzi. Ma chi ha bisogno di spiagge sicure quando si può avere l'emozione di una passeggiata sul lungomare con il rischio di finire in mare aperto?

Promozioni turistiche: un tocco di fantasia

La Regione Calabria ha recentemente adottato il Piano annuale di promozione turistica 2024, con l'obiettivo di valorizzare l'immagine della Calabria e le sue specificità identitarie. Un'iniziativa lodevole, se non fosse che mentre si investe in campagne pubblicitarie patinate, le coste si sgretolano sotto i piedi dei residenti e dei (pochi) turisti coraggiosi. È come decorare una torta ammuffita con una ciliegina: bella da vedere, ma un disastro da mangiare. E attenzione alle parole chiave! “In Calabria tutto è straordinario”. Sì, davvero: è straordinario che nel 2024 si riesca ancora a far passare la narrazione di spiagge incontaminate mentre metà del litorale è impraticabile.

Erosione costiera: un problema? Ma no, un'opportunità

Secondo Legambiente, quasi il 30% delle coste calabresi è a rischio erosione. Ma perché preoccuparsi? Dopotutto, l'erosione offre l'opportunità unica di vedere le fondamenta delle case direttamente sulla spiaggia. Un'esperienza che poche altre destinazioni possono offrire! È turismo d’avventura, no? Camminare sulla sabbia per poi ritrovarsi improvvisamente davanti al salotto di qualcuno – magari con il divano che galleggia poco distante – è il nuovo trend del 2024. E poi, vogliamo parlare dell’effetto nostalgia? Le vecchie foto delle spiagge calabresi, quando c’erano, saranno perfette per un “amarcord” digitale sui social. #CalabriaCheFu.

Maltempo: la ciliegina sulla torta

Le recenti ondate di maltempo hanno causato esondazioni e frane, con oltre 1.180 interventi dei Vigili del Fuoco in Calabria.  Ma non temete, questo aggiunge solo un pizzico di avventura alla vostra vacanza. Chi non vorrebbe trovarsi improvvisamente isolato in un pittoresco borgo costiero a causa di una frana? O, meglio ancora, costretto a guadare una strada allagata con l'acqua fino alle ginocchia. È un’esperienza autentica che nessun tour operator potrà mai replicare. E per chi ha un occhio fotografico, il maltempo offre scenari mozzafiato: torrenti improvvisati che scorrono dove un tempo c’era una strada, barche parcheggiate in mezzo alla piazza. La Calabria, insomma, non smette mai di stupire.

Infrastrutture: un dettaglio trascurabile

Mentre le mareggiate erodono le coste, i sindaci dei comuni colpiti si riuniscono per chiedere interventi urgenti. (rainews.it)
Peccato che le richieste cadano nel vuoto, come sassi in mare. Ma perché preoccuparsi delle infrastrutture quando si può godere della natura selvaggia che reclama il suo spazio? Dopotutto, chi ha bisogno di strade sicure quando si può navigare direttamente fino alla porta di casa? Il problema, forse, è che in Calabria l’infrastruttura non è vista come una priorità, ma come un’opzione. Serve una strada? Beh, aspettiamo che il mare decida se lasciarcela. La promozione turistica della Calabria è uno dei paradossi più affascinanti della storia recente. Da un lato, si racconta di una terra che potrebbe essere il paradiso; dall’altro, la realtà mostra spiagge inaccessibili, strade dissestate e territori sempre più fragili. È come invitare gli ospiti a cena mentre si cucina in una cucina in fiamme: un mix di incoscienza e audacia che potrebbe persino suscitare ammirazione. Cari turisti, venite a scoprire le nostre coste prima che scompaiano del tutto! La Calabria è il posto perfetto per chi cerca avventura, nostalgia e un pizzico di disperazione. Ma non dimenticate di portare con voi una buona dose di coraggio e, magari, una barca gonfiabile.