Sanità vibonese, Alecci attacca Occhiuto per l’assenza al vertice promosso dal prefetto Colosimo
Il consigliere regionale del Pd richiama un episodio del passato: “Allora criticava Tridico per la stessa cosa. Oggi è lui a disertare un confronto fondamentale per la Calabria”
Torna a far discutere la sanità calabrese, questa volta per motivi politici. Il consigliere regionale del Partito Democratico Ernesto Alecci ha criticato duramente il presidente della Regione e commissario ad acta per la sanità, Roberto Occhiuto, per la sua mancata partecipazione al vertice sulla sanità nel Vibonese, convocato dal prefetto Paola Colosimo.
Secondo Alecci, l’assenza di Occhiuto rappresenterebbe un segnale negativo, soprattutto di fronte a un incontro che avrebbe dovuto affrontare temi cruciali come la carenza di personale, la chiusura di reparti e il progressivo depotenziamento delle strutture sanitarie della provincia.
Il richiamo al passato
Nel suo intervento, Alecci ha voluto sottolineare la contraddizione tra l’atteggiamento attuale di Occhiuto e le sue posizioni di qualche anno fa, quando, da candidato alla presidenza della Regione, aveva criticato pubblicamente Pasquale Tridico per non essersi presentato a un dibattito sulla sanità organizzato al Musmi di Catanzaro.
“Ero qui per confrontarmi, mi dispiace non poterlo fare. Non è rispettoso!”, erano state allora le parole di Occhiuto rivolte al suo avversario politico. “Ma oggi – ha commentato Alecci – è proprio lui a non presentarsi, sebbene pubblicamente invitato, al vertice del Vibonese, scegliendo di farsi rappresentare dal sub-commissario Esposito”.
“Un’occasione persa per il territorio”
Alecci ha definito “un’occasione mancata” l’assenza del presidente, sottolineando che l’incontro avrebbe potuto essere un momento di confronto diretto tra istituzioni, sindaci, amministratori e associazioni. “Il vertice – ha dichiarato – rappresentava un’occasione unica per discutere insieme delle criticità del sistema sanitario vibonese e delle soluzioni da adottare. Non si intravede ancora un vero cambio di passo, e la situazione resta drammatica, tra ospedali depotenziati, reparti chiusi e carenze di personale e strumentazione”.
Il consigliere ha ribadito che la partecipazione del presidente sarebbe stata un segnale importante di attenzione verso una provincia che vive da anni in emergenza sanitaria. “Non intendiamo mettere in discussione la sua agenda – ha aggiunto – ma un vertice di questa importanza meritava la presenza del commissario ad acta, che avrebbe potuto dare risposte concrete e rassicurazioni ai cittadini”.
Una critica politica e istituzionale
Le dichiarazioni di Alecci si inseriscono in un clima di crescente tensione politica sul tema della sanità in Calabria, dove la gestione commissariale continua a suscitare dibattiti e polemiche. “Non si tratta di una questione personale – ha concluso – ma di rispetto verso i cittadini calabresi, che ogni giorno si trovano a fare i conti con disservizi e carenze strutturali. L’assenza del presidente è stata, purtroppo, un gesto irrispettoso non verso un avversario politico, ma verso un intero territorio che chiedeva ascolto”.
Un messaggio diretto che riporta al centro del dibattito regionale la necessità di una sanità più efficiente, trasparente e vicina alle comunità locali, in un momento in cui la fiducia dei cittadini verso le istituzioni è sempre più fragile.