A Cosenza prende forma una nuova mobilitazione civica: è nato il “Comitato No Scippo”, un coordinamento composto da associazioni, movimenti e cittadini che si oppongono con fermezza all’ipotesi di spostare la sede del nuovo ospedale HUB provinciale da Vaglio Lise ad Arcavacata.

Il Comitato è stato promosso dal Comitato No Fusione di Cosenza, dal Comitato per la Città Policentrica (Ccp), da Dossetti – Prima che tutto crolli, dal movimento Buongiorno Cosenza, dall’Unione Sindacale di Base (Usb) e da La Base. È un organismo aperto a tutte le realtà che condividono questa battaglia in difesa del territorio e del diritto alla salute.

Legalità, trasparenza e sanità pubblica al centro

Il “Comitato No Scippo” chiarisce di non voler alimentare campanilismi o conflitti tra territori, ma di voler riportare il dibattito su un piano di legalità, trasparenza amministrativa e tutela dei diritti fondamentali. La salute, sottolineano i promotori, non può essere oggetto di operazioni politiche oscure o decisioni calate dall’alto senza un chiaro interesse pubblico.

Per il Comitato, difendere Vaglio Lise significa difendere una scelta logica e già definita, frutto di anni di lavoro progettuale, studi tecnici e programmazione sanitaria.

Perché Vaglio Lise è l’area ideale

L’area di Vaglio Lise viene descritta come strategica e già pronta per accogliere il nuovo ospedale Hub. È infatti: servita da linee ferroviarie provenienti da Catanzaro, Sibari e Paola, collegata tramite svincolo autostradale e superstrada Paola-Crotone, dotata di autostazione per collegamenti con tutta la provincia.

Un nodo infrastrutturale completo, ideale per un presidio sanitario provinciale destinato a servire un vastissimo bacino d’utenza. Inoltre, il progetto dell’ospedale è già pronto e i finanziamenti sono stati assegnati, mentre l’area è idonea ad ospitare anche strutture logistiche, alberghiere e di supporto sanitario.

Ombre sulla proposta Arcavacata

Secondo il Comitato, la volontà di trasferire il progetto ad Arcavacata, nei pressi dell’Università della Calabria, rappresenterebbe un nuovo inizio da zero, con tempi lunghissimi e incognite pesanti su finanziamenti, urbanizzazione e accessibilità stradale.

Sorge allora una domanda: non era compito dell’Università costruire il proprio Policlinico universitario, in parallelo alla nascita del corso di Medicina? Perché confondere due visioni sanitarie diverse, snaturando il ruolo del nuovo ospedale pubblico?

Il Comitato propone invece un progetto integrato e lungimirante: ospedale HUB a Vaglio Lise e Policlinico universitario ad Arcavacata, strutture distinte ma complementari, capaci di fermare l’emigrazione sanitaria e garantire specializzazioni avanzate in Calabria.

L’accusa: “Stanno tentando uno scippo a Cosenza”

I promotori denunciano anni di ritardi sospetti e immobilismo politico sul progetto, ipotizzando un vero e proprio “scippo ai danni della città capoluogo”. Una manovra che rischia di compromettere il futuro sanitario della provincia di Cosenza e di alimentare squilibri territoriali difficili da sanare.

Il Comitato dichiara di voler dare voce ai cittadini e impedire qualsiasi operazione opaca che possa rallentare o bloccare la costruzione dell’ospedale.

Verso la mobilitazione

Il “Comitato No Scippo” annuncia che nei prossimi giorni terrà una conferenza stampa pubblica per presentare ufficialmente il coordinamento e lanciare un calendario di azioni di mobilitazione.

L’obiettivo è costruire una rete civica forte, coinvolgendo associazioni, forze sociali, sindacati, amministratori, professionisti della sanità e cittadini. Una battaglia – dicono – che riguarda l’intera provincia e il diritto di tutti i calabresi ad avere una sanità pubblica moderna, accessibile ed efficiente.