Steccato di Cutro, la Regione Calabria si ritira dal processo: il Pd accusa Occhiuto di resa politica
“Tradimento istituzionale, la Calabria non dimentica le 94 vittime del naufragio”

Il Partito Democratico della Calabria accusa duramente il presidente Roberto Occhiuto per la decisione della giunta regionale di ritirare la costituzione di parte civile nel processo sui mancati soccorsi al caicco Summer Love, naufragato nel 2023 a Steccato di Cutro. "Occhiuto ha calato la testa davanti a Salvini", affermano i dem, denunciando una scelta che, a loro dire, calpesta giustizia e dignità istituzionale. Per il Pd si tratta di un gesto che volta le spalle alle 94 vittime e infanga l’immagine della Calabria.
Irto: “Una resa senza precedenti”
Il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Pd, definisce la decisione della Regione "una resa istituzionale senza precedenti". Ricorda che, inizialmente, l'Ente regionale aveva annunciato la volontà di costituirsi parte civile contro sei militari italiani imputati per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Ma ora, la marcia indietro sarebbe motivata da un’imbarazzante giustificazione, ovvero, quella di non sapere chi fossero gli imputati. "È l’ennesima conferma – attacca Irto – di una classe dirigente che si piega agli ordini politici invece di difendere i calabresi."
“Un’umiliazione per la Calabria”
Per il Partito Democratico, si tratta di un tradimento della memoria e del ruolo che un’istituzione dovrebbe avere. La Regione Calabria si era già costituita parte civile in processi contro gli scafisti, ottenendo risarcimenti e riconoscimenti morali. Ma ora, secondo i dem, sceglie la ritirata. "È una decisione vile, opaca, politicamente subalterna", denunciano, parlando di un’umiliazione per la Calabria. "Questa terra non dimentica le bare bianche, il dolore delle famiglie, i volti dei bambini morti a Steccato di Cutro. Ma chi governa, oggi, ha deciso di dimenticare. Per servire dei padroni."