Aggressione a Cosenza contro l’inviato delle Iene Luigi Pelazza
Il reporter Mediaset e la sua troupe attaccati durante un’inchiesta nei pressi di Viale Giacomo Mancini

La troupe del programma Mediaset “Le Iene”, guidata dal noto inviato Luigi Pelazza, giunta a Cosenza è stata vittima di una violenta aggressione mentre stava realizzando un servizio. L’inchiesta, che secondo le prime ricostruzioni riguarderebbe un presunto omicida e dinamiche poco chiare legate al territorio, ha improvvisamente assunto i contorni di un episodio di cronaca.
L’arrivo a Cosenza e l’inizio delle riprese
Pelazza e i suoi operatori erano giunti in città con l’obiettivo di documentare una situazione ritenuta “problematicamente delicata”. Le telecamere erano puntate in particolare nella zona di Viale Giacomo Mancini, cuore urbano dove spesso si intrecciano vita quotidiana, attività commerciali e situazioni di marginalità. Come accade di frequente nelle inchieste de Le Iene, il giornalista stava tentando di ottenere informazioni e porre domande su vicende che avrebbero potuto rivelare aspetti scomodi o inconfessati.
L’aggressione: oggetti lanciati contro la troupe
La presenza delle telecamere non è stata accolta con favore. Alcuni individui, contrari alla registrazione delle immagini, hanno reagito con toni aggressivi fino a passare alle vie di fatto. In pochi istanti la situazione è degenerata: oggetti sono stati scagliati contro Pelazza e gli operatori, costretti a indietreggiare per evitare conseguenze peggiori.
Nonostante l’elevato rischio e i momenti di paura, nessuno della troupe ha riportato ferite gravi. Tuttavia, l’episodio ha evidenziato la tensione palpabile che circondava l’inchiesta e la volontà di qualcuno di impedire che venisse portata alla luce.
Un servizio destinato ad andare in onda
L’aggressione non fermerà il lavoro giornalistico. Le immagini girate a Cosenza e l’intera ricostruzione dell’accaduto saranno presto trasmesse su Italia 1, all’interno delle prossime puntate de Le Iene. Il pubblico potrà così conoscere i dettagli dell’inchiesta, che riguarda una vicenda capace di suscitare reazioni tanto dure e improvvise.
Informazione e territorio: un binomio difficile
L’episodio di Cosenza mette ancora una volta in evidenza le difficoltà del giornalismo d’inchiesta in territori complessi, dove raccontare “ciò che non va” significa spesso esporsi a minacce o aggressioni. La violenta reazione subita da Pelazza e dalla sua troupe sembra confermare indirettamente la delicatezza del tema indagato e riporta l’attenzione sull’importanza della libertà di stampa e del diritto all’informazione.