Nuova area poliambulatoriale al G.O.M. di Reggio Calabria dedicata al dr. Giuseppe Poeta
Inaugurati nove ambulatori multispecialistici per una presa in carico integrata dei pazienti

Proseguono le inaugurazioni al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, dove è stata presentata la nuova area poliambulatoriale multispecialistica, intitolata al dr. Giuseppe Poeta, già direttore della U.O.C. Dermatologia e del Dipartimento Medico. La struttura comprende nove ambulatori di prima visita, con personale dedicato, e sarà attiva dal primo ottobre. Qui il paziente potrà essere preso in carico in modo centralizzato, ottenendo direttamente appuntamenti per esami e visite successive, senza ulteriori passaggi burocratici.
Un modello sperimentale e innovativo
Le specialità presenti spaziano da Neurochirurgia a Cardiochirurgia, Pneumologia, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Gastroenterologia e Medicina Generale. L’obiettivo è semplificare il percorso assistenziale e separare i percorsi ambulatoriali dalle aree di degenza. «Si tratta di un vero e proprio strumento di civiltà sanitaria – ha sottolineato il Commissario Straordinario Tiziana Frittelli –. Il nostro compito è facilitare la vita al cittadino, con un’organizzazione che guarda al futuro».
Il dr. Matteo Galletta, direttore della Direzione Medica di Presidio Unico, ha spiegato che l’esperienza sarà estesa anche agli altri presidi Riuniti e Morelli, per un totale di circa cento ambulatori.
La memoria del dr. Poeta
L’intitolazione al dr. Giuseppe Poeta ha aggiunto al momento inaugurale un forte valore simbolico. «È stato l’anima di questo ospedale, un uomo che amava profondamente la città e la comunità», ha ricordato il Direttore Sanitario Salvatore Costarella.
Commosso l’intervento del figlio Stefano Poeta, che ha ricordato il legame indissolubile del padre con l’ospedale: «Papà era un uomo di dialogo e di decisioni forti, entrato in corsia nel 1961 e rimasto sempre fedele al suo impegno professionale e umano. Il ricordo non riguarda solo ciò che è stato, ma è un filo tra passato, presente e futuro».
Tra innovazione e continuità
L’inaugurazione ha rappresentato non solo un passo avanti per la sanità reggina, ma anche un atto di memoria. «Abbiamo voluto dedicare quest’area a una persona che ha dato tanto all’ospedale – ha concluso Frittelli –. Continueremo a lavorare per costruire storie di buona sanità, con lo sguardo rivolto al futuro e il cuore legato al passato».