Consumo a Vibo Valentia
Cocaina

Cocaina a Vibo Valentia

Dai dati del Sert e delle forze dell’ordine emerge una realtà sempre più difficile da ignorare: la cocaina ha invaso Vibo Valentia e la sua provincia, colpendo in modo trasversale ogni fascia sociale. Non si tratta più di un problema circoscritto a certi ambienti, ma di un fenomeno diffuso, radicato, che coinvolge giovani e adulti, professionisti e studenti. Le istituzioni, nel frattempo, faticano a offrire risposte concrete e coordinate, lasciando il territorio in balìa di una deriva preoccupante.

Diffusione trasversale: la cocaina esce dai margini e conquista la città

Quello che un tempo era un fenomeno marginale, relegato alle periferie o legato alla criminalità organizzata, oggi è sotto gli occhi di tutti. La cocaina è ovunque: nei centri storici, nei locali notturni, nei luoghi di lavoro e perfino tra i banchi di scuola. Non più appannaggio esclusivo dei boss o dei giovanissimi, ora è diventata una "compagna silenziosa" anche per impiegati, liberi professionisti e studenti universitari. Secondo i dati del Sert dell’Asp di Vibo Valentia, solo nel 2024 si è registrato un incremento del 25% nelle richieste di trattamento per uso di cocaina, con una crescita particolarmente significativa tra i 18 e i 35 anni. Un segnale chiaro: la droga è ormai un tentativo di evasione diffuso e trasversale, radicato nel disagio quotidiano.

‘Ndrangheta e narcotraffico: una rete che si allarga e controlla l’economia

Anche le forze dell’ordine confermano il quadro allarmante. I carabinieri di Vibo Valentia denunciano un’espansione del narcotraffico che va ben oltre i confini delle vecchie reti criminali. Oggi la cocaina transita anche attraverso insospettabili: imprenditori, liberi professionisti, e addirittura minorenni utilizzati come corrieri. Nel solo 2024, i sequestri nella provincia hanno superato i 10 chili, un dato che indica la portata del fenomeno e la crescente organizzazione dietro la distribuzione. La ‘ndrangheta resta un attore centrale, ma si affiancano nuove figure che contribuiscono a costruire un’economia parallela alimentata dal denaro sporco. In una realtà già segnata da disoccupazione e disagio sociale, questi flussi illeciti stanno inquinando il tessuto economico locale.

Periferie in crisi: la cocaina come emergenza sanitaria e sociale

Vibo Valentia, soprattutto nelle sue periferie, vive un’emergenza che è al tempo stesso sociale e sanitaria. Il consumo di cocaina è diventato una presenza quotidiana, visibile anche nelle strade principali della città. "La droga è un rifugio per tanti giovani che non vedono alternative," spiega un operatore sociale impegnato sul territorio. L’uso di cocaina si trasforma in un rito di fuga da una realtà vissuta come opprimente e senza sbocchi. Il Sert conferma un’impennata di richieste di supporto da parte di adolescenti e giovani adulti, a testimonianza di un disagio sempre più profondo e diffuso. La comunità si sta disgregando, e la risposta delle istituzioni appare debole e frammentata.

Il silenzio delle istituzioni e l’urgenza di un piano concreto

Nonostante l’emergenza sia evidente, la risposta politica è lenta e insufficiente. Manca un progetto strutturato di prevenzione, recupero e supporto psicologico. Gli operatori sociali e le associazioni locali lanciano l’allarme: senza investimenti nei servizi e nei percorsi educativi, il fenomeno continuerà a crescere. La politica locale appare paralizzata, incapace di mettere in campo strategie efficaci. A mancare non è solo il denaro, ma soprattutto la volontà di affrontare il problema con il coraggio e la visione necessari.

Vibo Valentia e la cocaina: un’emergenza che non può più essere ignorata

La cocaina non è più una minaccia ai margini della società: è diventata un sistema, un meccanismo radicato che attraversa ogni strato sociale e produttivo. Vibo Valentia si trova in un momento di estrema vulnerabilità, in cui il rischio di perdere definitivamente il controllo è sempre più reale. Le istituzioni devono decidere: continuare a ignorare o affrontare, con decisione e responsabilità, un fenomeno che non è più emergente, ma strutturale.