Roberto Occhiuto
Roberto Occhiuto

«Ieri in Calabria è venuta la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein, e come Conte, che faccia tosta, dimenticano che la sanità che mi hanno lasciato è la sanità che avevano affidato ai commissari nominati da Giuseppe Conte e dal Pd». Così Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, è intervenuto a Reggio Calabria a margine di una manifestazione elettorale organizzata insieme al leader di “Sud chiama Nord” Cateno De Luca.

Le critiche alla gestione dei commissari

Occhiuto ha elencato i nomi dei commissari straordinari chiamati a gestire la sanità calabrese negli anni scorsi: Saverio Cotticelli, «che si era perso il piano Covid»; Giuseppe Zuccatelli, «che sosteneva che il virus si trasmettesse solo baciandosi con la lingua per almeno 15 minuti»; e infine Guido Longo, definito «una brava persona, ma senza competenze specifiche in campo sanitario».

«Ecco le macerie che loro, con i loro commissari, nominati dal governo Conte e dal Pd, hanno prodotto nella sanità calabrese», ha aggiunto il candidato del centrodestra.

Verso l’uscita dal commissariamento

Occhiuto ha quindi rivendicato i risultati ottenuti nei suoi quattro anni di governo regionale: «Io ho creato le condizioni per uscire dal commissariamento, e così sarà dalle prossime settimane». Un obiettivo che rappresenterebbe una svolta storica per la Calabria, dopo oltre un decennio di gestione commissariale della sanità regionale.

Con la campagna elettorale in pieno svolgimento, il tema della sanità resta dunque al centro del dibattito politico, con Occhiuto che punta a trasformare uno dei principali punti deboli della regione in un terreno di rivendicazione e di sfida alla coalizione avversaria.