Sanità, Bruni (Pd): “Basta rinvii, serve una visione di sistema per restituire dignità agli ospedali”
Gravi carenze anche sul fronte della prevenzione oncologica

“La sanità calabrese non ha più tempo da perdere. Servono visione, programmazione e scelte coraggiose per restituire dignità ai nostri ospedali e fiducia ai cittadini”. È quanto dichiara Amalia Bruni, consigliera regionale del Partito Democratico, al termine di una due giorni di sopralluoghi e incontri nelle strutture sanitarie dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro e dell’ospedale di Lamezia Terme. Il tour, che ha visto la partecipazione della responsabile nazionale Sanità del Pd, Marina Sereni, è stato organizzato dal gruppo consiliare regionale del partito, dal segretario regionale e dai vertici nazionali. Un’occasione di confronto diretto con operatori sanitari e cittadini, in un momento cruciale per il futuro del servizio sanitario regionale. “Non possiamo più permetterci un sistema frammentato e in crisi permanente – ha sottolineato Bruni –. Spendiamo centinaia di milioni per la mobilità passiva, mentre i nostri reparti sono in sofferenza, senza personale e senza una strategia chiara. È inaccettabile”.
Allarme a Lamezia: reparti a rischio chiusura
Tra le criticità più gravi emerse durante le visite, la situazione del reparto di anatomia patologica dell’ospedale di Lamezia, che rischia la chiusura a causa dell’imminente pensionamento del personale. “Invece di bandire per tempo concorsi pubblici – denuncia Bruni – si preferisce ancora una volta ricorrere al privato convenzionato, indebolendo ulteriormente il servizio pubblico”. Gravi carenze anche sul fronte della prevenzione oncologica. A Lamezia, lo screening mammografico risulta fortemente insufficiente per la cronica mancanza di personale: “Una condizione inaccettabile in una regione dove la prevenzione dovrebbe essere la priorità assoluta”, ha evidenziato la consigliera dem.
Un sistema sanitario integrato, pubblico e capillare
Bruni ha ribadito l’importanza del processo di integrazione tra ospedale e università, cardine della proposta Pd: “Valorizzare l’Azienda ospedaliero-universitaria di Catanzaro significa costruire un polo d’eccellenza per tutto il Mezzogiorno. Ma è essenziale che questa eccellenza non sia isolata: va inserita in una rete sanitaria efficiente, che colleghi in modo funzionale presìdi di primo, secondo e terzo livello. Non possiamo avere un ospedale all’avanguardia e uno a pochi chilometri in stato di abbandono”.
Personale e formazione: serve un piano strutturato
Per Bruni, la convenzione con i medici cubani – recentemente rinnovata fino al 2027 – “non può essere l’unica risposta all’emergenza organici. Senza un vero piano di assunzioni e senza investimenti sull’autoproduzione del personale sanitario, non andremo lontano”. La proposta del Pd punta a fare delle università calabresi dei poli di formazione continua, integrata e specializzata, per trattenere i giovani medici e rafforzare in modo stabile il servizio sanitario pubblico.
“Basta slogan, servono decisioni”
“La sanità non si cura con gli slogan – ha concluso Bruni – ma con il lavoro quotidiano, l’ascolto e il coraggio di decidere. Il Partito Democratico è disponibile a collaborare, non per fare polemica ma per costruire soluzioni concrete. Il tempo delle scelte rinviate è finito: serve una visione di sistema e di futuro”.