La Calabria affronta da anni una crisi strutturale nel settore della depurazione delle acque reflue, una situazione che ha gravi ripercussioni sull'ambiente, sulla salute pubblica e sull'economia turistica della regione.

Ritardi cronici e fondi inutilizzati

Nonostante gli ingenti fondi stanziati, la Calabria ha realizzato solo una minima parte degli interventi previsti nel settore della depurazione. Secondo la Commissione Europea, su 160 interventi finanziati con fondi europei nel periodo 2014-2020, solo 16 sono stati completati e collaudati. Le spese certificate ammontano a poco più di 17 milioni di euro, a fronte di un budget disponibile di circa 66 milioni. Questi dati evidenziano una grave inefficienza nella gestione dei fondi e nella realizzazione dei progetti.

Impianti fuori norma e danni ambientali

La situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza di numerosi impianti di depurazione non conformi o mal funzionanti. Nel marzo 2024, un'indagine ha portato all'arresto di 18 persone e alla scoperta di oltre 30 impianti fuori legge che sversavano liquami e rifiuti direttamente in mare, causando gravi danni ambientali e compromettendo la balneabilità delle acque.

Impatto sul turismo e sulla salute pubblica

L'inadeguatezza del sistema di depurazione ha un impatto diretto sul turismo, settore cruciale per l'economia calabrese. Le acque inquinate e le spiagge non balneabili scoraggiano i visitatori, con conseguenti perdite economiche per le comunità locali. Inoltre, la presenza di agenti patogeni nelle acque rappresenta un serio rischio per la salute pubblica, aumentando l'incidenza di malattie legate all'inquinamento idrico.

Le cause: governance debole e infiltrazioni criminali

Le difficoltà nel settore della depurazione in Calabria sono attribuibili a una governance debole, con una gestione frammentata tra enti locali e regionali, e a infiltrazioni della criminalità organizzata. La 'ndrangheta, in particolare, ha sfruttato le lacune normative e i controlli insufficienti per infiltrarsi nel settore, gestendo illegalmente lo smaltimento dei rifiuti e ostacolando lo sviluppo di un sistema efficiente di depurazione.

Prospettive future e necessità di intervento

Per affrontare efficacemente la crisi della depurazione, è fondamentale un intervento coordinato che preveda: Rafforzamento della governance: centralizzare la gestione del servizio idrico integrato per garantire maggiore efficienza e controllo; utilizzo efficace dei fondi: assicurare che i finanziamenti disponibili siano impiegati in modo trasparente e tempestivo per la realizzazione degli impianti necessari; contrasto alla criminalità: intensificare le attività di monitoraggio e repressione delle infiltrazioni mafiose nel settore e coinvolgimento della comunità: promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni locali nella sorveglianza e nella gestione delle risorse idriche.

Solo attraverso un impegno congiunto delle istituzioni, della società civile e delle forze dell'ordine sarà possibile superare le criticità attuali e garantire alla Calabria un sistema di depurazione efficiente, tutelando l'ambiente e promuovendo lo sviluppo sostenibile della regione.