Calabria “batteria verde”: nel Defr il Piano Marshall per l’acqua e l’autosufficienza sui rifiuti
La Giunta regionale parte da un presupposto chiaro: la transizione ecologica non rappresenta un costo
Un vero e proprio “Piano Marshall” per l’acqua e l’obiettivo dell’autosufficienza nella gestione dei rifiuti. È questa la direttrice strategica tracciata dalla Regione Calabria nel Documento di economia e finanza regionale (Defr), che dedica un capitolo specifico alla visione di una Calabria “batteria verde”, fondata su ambiente ed energia come asset centrali per lo sviluppo futuro.
La Giunta regionale parte da un presupposto chiaro: la transizione ecologica non rappresenta un costo, ma «la più grande opportunità economica del secolo». Un’opportunità resa concreta dal fatto che la Calabria produce già oggi più energia rinnovabile di quanta ne consumi. Un surplus che, nelle intenzioni dell’esecutivo regionale, deve trasformarsi in un vantaggio competitivo capace di attrarre nuove imprese e investimenti sul territorio.
Acqua, la ricchezza del futuro
Tra le priorità assolute indicate nel Defr spicca la gestione delle risorse idriche. «L’acqua è la ricchezza del futuro», sottolinea la Regione, annunciando un massiccio Piano d’Ambito idrico dal valore complessivo di 2,2 miliardi di euro. L’obiettivo è ambizioso: ridurre del 50% le perdite di rete entro il 2030, intervenendo su infrastrutture spesso obsolete e inefficienti.
Un ruolo centrale sarà affidato a Sorical, che dovrà gestire l’intero ciclo dell’acqua, dalla captazione alla depurazione. Una governance unitaria che punta non solo a migliorare il servizio, ma anche ad azzerare le procedure di infrazione europee che negli anni hanno comportato costi rilevanti per i contribuenti calabresi.
Verso la multiutility regionale
Nel quadro della strategia energetica, il Defr annuncia anche un deciso cambio di passo in vista della scadenza delle concessioni idroelettriche, prevista per il 2029. La Regione intende stringere le maglie e avviare un “giro di vite” sulla gestione degli invasi, con la costituzione di una utility regionale.
L’obiettivo dichiarato è duplice: riassumere il controllo pubblico di una risorsa strategica e utilizzare l’energia prodotta come leva di sviluppo. La nuova utility dovrà infatti offrire energia a costo calmierato alle imprese che sceglieranno di insediarsi in Calabria, rendendo il territorio particolarmente attrattivo per industrie energivore e data center.
Una visione che lega ambiente, energia e sviluppo economico e che punta a trasformare le risorse naturali calabresi in un motore stabile di crescita, occupazione e competitività.