Alta velocità, Tridico: «Esclusione del Sud e della Calabria dallo schema Ue è una vergogna»
L’europarlamentare accusa governo e Regione di inerzia: «Decisione in contrasto con i principi europei di coesione territoriale, serve una protesta ufficiale in tutte le sedi»
«La mancata inclusione delle regioni del Sud Italia, e in particolare della Calabria, nel nuovo schema infrastrutturale dell’alta velocità ferroviaria predisposto dall’Unione Europea è un fatto gravissimo e inaccettabile».
Così l’europarlamentare Pasquale Tridico, già candidato alla presidenza della Regione per il campo progressista, commenta la decisione di Bruxelles che, nel nuovo assetto dei corridoi strategici europei, ha lasciato fuori una parte significativa del Mezzogiorno, tagliando di fatto la Calabria dalle future grandi direttrici di collegamento ferroviario ad alta velocità.
L’interrogazione alla Commissione europea
Tridico ha annunciato che il Movimento Cinque Stelle ha presentato una interrogazione ufficiale alla Commissione europea per chiedere chiarimenti e spiegazioni sulla scelta.
«Questa decisione – spiega – va contro l’articolo 170 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, che impegna gli Stati membri a promuovere la coesione economica, sociale e territoriale, garantendo la connessione di tutte le regioni alla rete transeuropea dei trasporti. L’esclusione del Sud è un atto discriminatorio e contrario allo spirito dei Trattati».
Il richiamo al governo e alla Regione Calabria
L’europarlamentare calabrese punta il dito anche contro il governo italiano e la Regione Calabria, entrambi guidati dal centrodestra.
«Chiediamo al governo Meloni e alla giunta regionale di protestare ufficialmente e di chiedere spiegazioni alla Commissione europea – afferma Tridico –. Il ministro Raffaele Fitto, che siede nella Commissione europea e al Consiglio, non può restare in silenzio davanti a una scelta che penalizza milioni di cittadini meridionali e condanna la Calabria all’isolamento infrastrutturale».
Un colpo allo sviluppo e alla coesione territoriale
Per Tridico, l’esclusione della Calabria rappresenta «una scelta vergognosa, che allontana ulteriormente il Sud dallo sviluppo e dalla possibilità di accedere a una rete di trasporti moderna e competitiva».
L’europarlamentare sottolinea come l’alta velocità non sia solo un tema di mobilità, ma anche di equità territoriale e crescita economica.
«Tagliare fuori il Sud significa rinunciare alla coesione nazionale e tradire il principio europeo di pari opportunità per tutti i territori. Non resteremo in silenzio: la nostra protesta arriverà in tutte le sedi, da Bruxelles a Roma, fino al Consiglio regionale», conclude Tridico.