Savino: “Dal Fondo straordinario oltre 1,3 milioni ai Comuni calabresi in dissesto”
La sottosegretaria all’Economia a Catanzaro annuncia lo stanziamento per 33 enti locali nel 2025 e 2026: “Nessun Comune viene lasciato indietro, garantire i servizi è una priorità”

La sottosegretaria all’Economia Sandra Savino, in visita a Catanzaro, ha richiamato l’attenzione sulla situazione critica di molti enti locali italiani, con particolare riferimento a quelli in dissesto e predissesto finanziario. «Ho la delega agli enti locali – ha spiegato – e con la legge di bilancio 2024 ho istituito un fondo specifico per aiutare i piccoli comuni in difficoltà. È fondamentale che i cittadini possano continuare ad avere i servizi essenziali, indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni». Secondo la sottosegretaria, infatti, la priorità non è la gestione partitica delle risorse, ma la capacità dello Stato di assicurare diritti e servizi fondamentali a chi vive nei territori più fragili, spesso penalizzati da bilanci compromessi e da risorse limitate.
Trentatré Comuni calabresi coinvolti
Il cuore dell’annuncio riguarda la Calabria, dove ben 33 Comuni riceveranno complessivamente 1.302.040,59 euro nel 2025 e un identico stanziamento nel 2026. Risorse che provengono dal Fondo straordinario creato per garantire un sostegno concreto agli enti locali in crisi finanziaria. L’intervento, ha sottolineato Savino, nasce con l’intento di rafforzare i servizi sociali e fornire risposte dirette ai bisogni delle comunità locali, ridando fiato a bilanci spesso piegati da debiti accumulati e da difficoltà gestionali. Il messaggio lanciato dal governo è chiaro: «Nessun Comune viene lasciato indietro». Un’affermazione che assume un valore particolare in Calabria, regione dove la fragilità economica e l’emigrazione hanno reso più difficile garantire continuità nei servizi pubblici di base.
Risultati concreti per i cittadini
La sottosegretaria ha voluto rimarcare che ogni euro stanziato rappresenta un risultato tangibile per i cittadini, segnale che le scelte politiche possono e devono tradursi in benefici concreti per le persone. La creazione del Fondo e la sua applicazione ai Comuni calabresi dimostrano, secondo Savino, una volontà precisa: assicurare stabilità e continuità amministrativa, rafforzando il ruolo degli enti locali come presidi di democrazia e coesione sociale. In una regione come la Calabria, dove molti piccoli centri rappresentano l’ossatura del tessuto sociale e culturale, garantire servizi essenziali significa preservare la vitalità delle comunità e contrastare lo spopolamento. Con queste misure, conclude Savino, il governo intende confermare un impegno duraturo verso i territori più deboli, affinché nessun cittadino debba rinunciare ai propri diritti a causa delle difficoltà finanziarie del Comune in cui vive.