Sanità, oncologi: preoccupa ritardo ripresa screening
Preoccupano i ritardi nel riavvio dei programmi di screening oncologici bloccati totalmente a causa
dell'emergenza Covid-19. Solo alcune Regioni si sono infatti
attivate e la situazione oggi è a macchia di leopardo. Ad
affermarlo sono gli oncologi dell'Associazione italiana di
oncologia medica (Aiom) che, alla vigilia del Congresso mondiale
virtuale dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO),
fanno il punto della situazione sul territorio.
Tra le Regioni, l'Emilia-Romagna ha stabilito in maniera
prioritaria la riapertura dello screening mammografico, con
l'invio delle lettere di invito di primo livello e la presa in
carico e la sorveglianza delle donne definite a rischio elevato
secondo il programma per la valutazione del rischio
eredo-familiare. Per quanto riguarda il programma colorettale,
nella Regione è prevista la graduale ripresa dei primi livelli,
eventualmente anche ridotta sulla base della situazione locale.
Per lo screening cervicale, priorità viene data alla ripresa
degli esami di secondo livello e i follow-up che erano stati
sospesi, per i primi livelli è prevista invece una ripresa
graduale successiva. In Toscana, un'ordinanza ha stabilito la
ripresa progressiva e graduale delle attività sanitarie sia
ambulatoriali che chirurgiche. Le attività di screening
oncologico di primo livello sono riattivate con recupero
prioritario delle chiamate non eseguite nel periodo di
emergenza. In Veneto, i primi livelli dei programmi di screening
sono ripartiti il 4 maggio. Una delibera dell'8 maggio della
Regione Sicilia stabilisce, con esplicito riferimento alle
Raccomandazioni dell'Osservatorio nazionale screening, la
ripartenza a condizione che venga tutelata la sicurezza di
operatori e cittadini. Con una delibera del 15 maggio, la
Regione Lazio ha stabilito la ripresa dei primi livelli di
screening e delle attività ambulatoriali a partire dal 28
maggio. Le singole aziende dovranno stabilire la priorità con la
quale contattare le persone con invito sospeso, compatibilmente
con gli spazi disponibili. E, il 22 maggio, la Regione Lombardia
ha dato indicazioni per il riavvio dei programmi di screening
oncologico, di cui viene richiamata la caratteristica di non
differibilità rispetto alla riapertura delle attività di
specialistiche ambulatoriali.