Domenico Iacovo
Domenico Iacovo

Sarà Domenico Iacovo, traduttore occitano e autore della saga Shanna, la Trilogia, a rappresentare Guardia Piemontese al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma sabato 17 maggio alle ore 15.30 presso il Padiglione Ovale. L’incontro, promosso dalla Regione Calabria, darà grande rilievo alle lingue minoritarie calabresi in uno dei più prestigiosi eventi culturali d’Italia. Al centro dell’incontro, promosso dall’assessorato alle minoranze linguistiche guidato da Gianluca Gallo e da quello alla cultura con Caterina Capponi, vi sarà la promozione del patrimonio linguistico e identitario della Calabria: l’occitano, l’arbereshe e il grecanico. In particolare, lo sportello linguistico provinciale per la lingua occitana sarà protagonista del panel, grazie alla testimonianza di Iacovo e degli operatori coinvolti.

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Il legame tra Calabria e Piemonte nel nome dell’Occitania

La partecipazione di Domenico Iacovo assume un significato simbolico profondo: sarà proprio nella terra piemontese da cui partirono nel XIII secolo gli occitani diretti verso le coste calabresi che si parlerà dell’identità linguistica di Guardia Piemontese, ancora oggi custode di quella matrice culturale. Iacovo, operatore dello sportello linguistico provinciale, autore ed esperto della cultura occitana, porterà al Salone un messaggio di continuità storica e resistenza culturale: un legame antico tra le valli del Torinese (Pellice, Chisone, Germanasca) e il borgo calabrese che ancora oggi conserva tracce vive della lingua e delle tradizioni occitane. Accanto a lui, in piena sinergia, ci sarà Giulio Melicchio, responsabile dello sportello, con cui condivide il progetto di rilancio e valorizzazione delle minoranze linguistiche calabresi.

Lingue minoritarie contro l’omologazione culturale

«La cultura occitana di Guardia Piemontese è ancora viva e lotta con tutta se stessa per non soccombere agli eventi del tempo» – ha dichiarato Iacovo alla vigilia della sua partenza per Torino – «Sarò sempre grato alla Regione Calabria e alla Provincia di Cosenza, in particolare alla Presidente Rosaria Succurro, che ha fortemente creduto negli sportelli linguistici provinciali e nella mia partecipazione al Salone. Attraverso Shanna, racconterò la vitalità di una lingua che resiste, che combatte come una lupa per non scomparire». Per Iacovo, l’esperienza personale si intreccia con quella collettiva: «Al Piemonte devo la mia formazione e la consapevolezza, maturata da giovane sounaire, che la cultura occitana rappresenta per i guardioli un patrimonio inestimabile su cui investire con forza». Una visione condivisa con lo sportello occitano che punta a rafforzare i legami culturali e linguistici con le origini storiche del popolo occitano, opponendosi alla “tirannia di un mondo omologato” che minaccia la sopravvivenza delle lingue antiche.