Si svolgeranno nella cornice del mare e del borgo di San Nicola Arcella, dal 24 al 27
luglio, quattro giornate dedicate alla scrittura e alla fotografia. L’iniziativa si chiama “La
linea dell’onda” ed è organizzata dallo scrittore Michele D’Ignazio e dalla
sceneggiatrice e regista Giulia Merenda, con il patrocinio del Comune di San Nicola
Arcella, sul Tirreno cosentino. Gli ospiti dei primi incontri saranno lo scrittore Marco
Lodoli e il fotoreporter Mario Laporta.
La scrittura è una linea che si fa onda: gli organizzatori sono partiti da questa suggestione.
«Coraggiosamente, ci siamo lanciati in un’avventura che avevamo pensato prima
dell’emergenza Covid. Adesso ci sono più incertezze» confessa Michele D’Ignazio «ma ci
teniamo molto a far partire un progetto a lungo respiro, che ogni estate avrà delle proposte
culturali fortemente radicate nel territorio. Avevamo voglia di raccontare i luoghi di San
Nicola Arcella, osservare il sud e la Calabria con uno sguardo diverso, originale, per farli
diventare paesaggio interiore, teatro per la scrittura e l’immaginazione. Inoltre, in questo
periodo di “ripartenze”, la cultura rischia di avere un ruolo marginale: abbiamo quindi
voluto lanciare un segnale forte per tutte le altre realtà culturali della regione e non solo.
Come diceva Munari, con ironia: “Oggi siamo in un periodo di transizione. C’è forse un
momento che non sia di transizione?” La scrittura si nutre di questi tempi e serve anche
per interpretarli al meglio».
Un maestro d’eccezione come Marco Lodoli guiderà i partecipanti in un cammino di
racconto, ascolto, riflessione e scrittura, cercando di dare forma alle onde che ognuno di
noi si porta dentro. Lodoli, insegnante, scrittore e giornalista, ha pubblicato molti libri con
Einaudi tra cui la trilogia “I principianti”, “Diario di un millennio che fugge”, “Vento forte
tra i banchi” fino all'ultimo “Il preside”. Collabora con il quotidiano La Repubblica, per cui
firma la rubrica Isole.
Il percorso narrativo sarà affiancato da uno dedicato alla fotografia. Citando Ansel Adams
«Una foto è come una barzelletta, se la devi spiegare non è venuta bene!». Secondo Giulia
Merenda, che ha radici sannicolesi e vive a Roma, «c’è bisogno di disintossicarsi
dall’overdose di immagini di questi ultimi tempi passati davanti agli schermi, distinguere
la fotografia dall’immagine: una foto contiene dei contenuti, l’immagine no. Insomma si
vuole ritornare al valore della fotografia come testimonianza, pura, irripetibile, vivida di
volti e luoghi, e nel caso di San Nicola Arcella, bandiera blu, con i suoi ulivi, le barche e
i tramonti sull'isola di Dino, la fotografia come impressione ed espressione di bellezza,
all';insegna anche della salvaguardia di mestieri e tradizioni che stanno scomparendo. Il
fotoreportage, come approfondimento, memoria e ricerca di “foto miliari”, per cominciare
a costruire un archivio del territorio».
Sarà infatti lo sguardo attento e sorprendente di Mario Laporta a fare immergere i
partecipanti nei tempi del fotogiornalismo di ricerca, insegnando come si costruisce il
racconto fotografico e come trasmettere le emozioni dell’autore. La luce diventa la penna
con la quale scrivere la storia, le vicende e le avventure che si vivono. Mario
Laporta collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani, lavorando per agenzie
prestigiose come la Reuters e l’Agence France Presse, è docente di Fotogiornalismo presso
l’Accademia delle Belle Arti di Napoli e ultimamente si occupa di archivi fotografici.
Insomma, a ripartire non è solo l’economia, ma anche il mondo della cultura e dei libri,
anche fotografici, valorizzando i piccoli borghi, dove il tempo scorre senza fretta, e i vicoli

diventano una casa ideale per incontri e sperimentazioni. Per partecipare e iscriversi è
possibile contattare gli organizzatori all’indirizzo [email protected]