Quest'anno sono 343 i candidati al Premio Nobel per la Pace 2022: il 7 ottobre verrà annunciata dall'Accademia Svedese il vincitore del titolo. La cerimonia di assegnazione si terrà il prossimo 10 dicembre a Oslo, in Norvegia. Il tema che potrebbe influenzare la decisione dei giurati dell' Accademia di Svezia per il conferimento del premio più prestigioso al mondo è lo scontro armato tra Russia e Ucraina, tema centrale di quest'anno. Tra i candidati, infatti, spunta il nome del presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme ad alcuni nomi di oppositori del Cremlino - come Alexey Navalny - e i volontari in aiuto ai civili colpiti dalla guerra. Non manca tra i papabili la “De Gaulle bielorussa”, ossia l’oppositrice bielorussa in esilio, Svetlana Tikhanovskaya, divenuta nota a seguito marito dell'arresto del marito, Sergei Tikhanovsky, condannato a 18 anni di reclusione per essersi candidato alle elezioni contro il presidente Alexander Lukashenko.

Altro tema che potrebbe essere portato all'attenzione per l'assegnazione del prestigioso Premio, è un altro nemico che sta "attaccando" in maniera sempre più violenta: il cambiamento climatico. Paladina per eccellenza di questa battaglia è l'attivista svedese Greta Thunberg, che dal 2018 porta avanti le sue lotte tramite un movimento planetario, i "Fridays for Future". La sua iconica figura non sostiene soltanto i temi legati all'ambiente, ma difende a spada tratta l'antifascismo e l'antirazzismo, ribellandosi alla politica di Stoccolma.

Tra i potenziali vincitori anche Transparency International, l’organizzazione internazionale non governativa anticorruzione che ha sede a Berlino e le organizzazioni internazionali quali l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), il Fondo Onu per l’infanzia, l’Unicef, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) o l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).