Che il lunedì sia il giorno più odiato della settimana è un dato di fatto, sembrerebbe però che ci sia un lunedì diverso dagli altri, che risulterebbe essere il giorno più triste dell’anno in tutto l’emisfero boreale: è il Blue Monday. Corrispondente al terzo lunedì dell’anno (cioè oggi!), questa data è il frutto di un calcolo matematico realizzato dal professore Cliff Arnal, il quale afferma che, secondo un incrocio di dati, come i sensi di colpa per le spese natalizie, il clima rigido e il calo di euforia dovuto alla fine delle feste, le persone possano essere travolte da un senso di vuoto e malinconia che cadrebbe proprio in questo giorno.


Più volte diversi scienziati hanno definito questa formula come una grande fandonia, ciò nonostante questa data rimane simbolica all’interno della cultura popolare proprio perché “esalterebbe” il senso di tristezza comune che accomuna molti alle porte del nuovo anno. Tra il ritorno alla routine, i portafogli svuotati e le vacanze ancora molto lontane, il Blue Monday rappresenta la consapevolezza della quotidianità dell’uomo moderno, costretto a fare i conti con la pressione, spesso lavorativa, che etichetta il lunedì come “il giorno peggiore della settimana”.


Secondo un report, infatti, il malessere derivante dal lunedì è nella maggior parte dei casi (nel 44,1%) causato dalla tensione data da capo e colleghi. Ricoprono una bella fetta anche l’insoddisfazione nello stipendio e l’essere impiegati in una professione non soddisfacente.

Insomma, che sia il terzo di gennaio, o il primo di qualsiasi altro mese, il lunedì rimane sempre il giorno a cui tutti faremmo volentieri a meno!