Avrebbe reagito al tentativo di una violenza sessuale, Tiziana Mirabelli, la 46enne che ha accoltellato il giorno di San Valentino, il vicino di casa Rocco Giuffrè, di 76 anni, nel proprio appartamento a Cosenza. La donna si sarebbe costituita in caserma, accompagnata dal suo legale. A seguito di un lungo interrogatorio, sarebbe emerso che il delitto sarebbe stato scaturito da una lite furiosa, conseguente ad un approccio sessuale da parte di Giuffrè nei confronti della donna, la quale – per difendersi – si sarebbe difesa con un coltello da cucina, infliggendo diverse coltellate. Successivamente avrebbe nascosto il cadavere nel suo appartamento a Via Monte Grappa, a Cosenza.

Sembrerebbe – inoltre – che la donna fosse già stata vittima, in precedenza, di molestie da parte dell’uomo.


“Non sentivamo papà da giorni - afferma la figlia di Giuffrè, Giovanna durante un’intervista al TGr Calabria - Ci siamo preoccupati giustamente, sapevamo che era a San Fili. Io ho provato a chiamare a San Fili ma non era lì. Poi si è preso tutti i soldi della cassaforte e sapendo che ha un figlio malato non lo avrebbe mai abbandonato. Noi venivamo tutti i giorni, dalla mattina fino alle 2 del pomeriggio rimanevo io mentre mia sorella c’era fino alla sera. Mio padre non restava mai da solo, mia madre è morta cinque mesi fa. I carabinieri non mi hanno voluto dire nulla. Io ero venuta a trovare mia sorella e mi è arrivata la notizia della sua morte”.



Tiziana Mirabelli è una donna molto nota a Cosenza poiché impegnata nel sociale, in particolar modo è una cittadina attiva nella risoluzione dell’emergenza abitativa. Nel 2016 – inoltre – era in lista con “Adesso Cosenza” alle elezioni per il consiglio comunale.



Si tratta di un caso di omicidio molto delicato. Da valutare in tal senso l’ipotesi di reato che sarà indicata dalla procura rispetto a quanto dichiarato dalla donna e valutato dagli investigatori sulla scena del crimine.


L’interrogatorio di garanzia si svolgerà nei prossimi giorni. Per adesso, i Carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti della quarantaseienne. La donna è stata portata in carcere.