«Quello che stiamo vivendo è un momento molto delicato per il Paese. E va affrontato mettendo al centro gli interessi e le esigenze dei cittadini, della comunità che tutti insieme formiamo». Così sul blog delle Stelle si presenta il voto sulla piattaforma Rousseau nel quale M5S chiede agli iscritti, fino alle 18, se si è «d'accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito democratico, presieduto da Giuseppe Conte». Qualche problema tecnico manifestatosi all'avvio delle votazioni sembra esser stato risolto, come comunica in una nota l'M5S («basta collegarsi al link corretto per rendersi conto che procede tutto in maniera regolare»).

Nelle prime due ore di votazione si sono espressi 29.781 iscritti certificati. «Abbiamo gestito 24.000 connessioni in contemporanea con picchi di 1.200 richieste al secondo. Si tratta di un record storico per Rousseau: un traffico addirittura 10-12 volte superiore rispetto a quello del primo turno di votazioni per la scelta dei candidati alle europee». Alle 13 i votanti sono 56mila. Per Davide Casaleggio, presidente dell'Associazione Rousseau, si tratta del «record mondiale di partecipazione online a una votazione politica». Alle 16 siamo ad oltre 73mila. Nel riportarlo, Enrica Sabatini, dell'Associazione Rousseau ammette alcuni tentativi di attacco hacker alla piattaforma di voto ma « siamo riusciti a respingere tutte le attività di chi voleva che questo voto andasse nella direzione giusta».


Al di là del giudizio sul presidente del Consiglio incaricato e il nuovo alleato nell'esecutivo viene proposta una bozza di programma, in ventisei punti, con l'avvertenza che si tratta di un documento che riassume i contenuti che il premier «sta integrando e definendo». In testa figura la legge di bilancio 2020, imperniata su «una politica economica espansiva, senza compromettere l'equilibrio di finanza pubblica». Attraverso misure quali neutralizzazione dell'aumento dell'Iva, sostegno alle famiglie e ai disabili, il perseguimento di politiche per l'emergenza abitativa, deburocratizzazione e semplificazione amministrativa, maggiori risorse per scuola, università, ricerca e welfare. In particolare si punterà a ridurre le tasse sul lavoro, a vantaggio dei lavoratori; individuare una retribuzione giusta ("salario minimo"), garantendo le tutele massime a beneficio dei lavoratori; approvare una legge sulla rappresentanza sindacale; individuare il giusto compenso anche per i lavoratori non dipendenti, al fine di evitare forme di abuso e di sfruttamento in particolare a danno dei giovani professionisti; realizzare un piano strategico di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali; introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni, recepire le direttive europee sul congedo di paternità obbligatoria e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata.













Al di là di affermazioni di principio generalmente condivise e sui cui esiste ampia convergenza («occorre potenziare l'azione di contrasto delle mafie e combattere l'evasione fiscale», «ridurre drasticamente i tempi della giustizia civile, penale e tributaria» o ancora «un piano straordinario di investimenti per la crescita e il lavoro al Sud»), sui due punti intorno ai quali nei negoziati veniva registrato maggiore attrito tra Pd e M5S la mediazione sembra raggiunta. In questo modo: per quanto riguarda il nodo immigrazione «la disciplina in materia di sicurezza dovrà essere aggiornata seguendo le recenti osservazioni formulate dal presidente della Repubblica». Poi «è necessario inserire, nel primo calendario utile della Camera dei deputati, la riduzione del numero dei parlamentari, avviando contestualmente un percorso per incrementare le garanzie costituzionali, di rappresentanza democratica, assicurando il pluralismo politico e territoriale». Il che significa spazio alla nuova legge elettorale come richiesto dai democratici insieme alla riforma sostenuta dai grillini.












 


FONTE SOLE24ORE