Sono passati sei anni da quel colpo di pistola che ha spezzato la vita alla giovane Sissy Trovato Mazza, l'agente di polizia penitenziaria di Taurianova che prestava servizio esterno all’ospedale civile di Venezia. Stava verificando la condizione di una detenuta che stava partorendo, quando è stata traforata da un proiettile in testa. Tre anni di coma, poi la morte nel 2019. Le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza di un ascensore, non sono bastate a dare un punto a quelle indagini che - ancora ad oggi - costituiscono un punto interrogativo. Allontanando una prima ipotesi di suicidio, si è deciso, successivamente, di seguire la pista dell'omicidio. E' proprio per questo che oggi si apprende, per la terza volta, che il gip di Venezia ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura lagunare in merito alla tragica morte della donna. 

Una notizia che sembrerebbe un eco rispetto all'andazzo della drammatica vicenda, ma che spinge - ancora una volta - nel tentativo di dare giustizia a Sissy e, soprattutto, di sciogliere i nodi di una morte che rimane ancora, dopo sei anni, avvolta nel mistero.