“La situazione dell’ospedale di Locri è gravissima ed è la punta di un iceberg di un sistema sanitario regionale che rischia di collassare se non si assumeranno, a breve, iniziative e non si troveranno soluzioni ad una situazione che in dieci anni di commissariamento si è aggravata ed a cui il cosiddetto decreto “Salva Calabria” ha dato il colpo di grazia, bloccando non solo le assunzioni ma anche le forniture dei farmaci e lasciando le aziende sanitarie senza guida”.


E’ quanto ha detto questa sera a Locri il Presidente della Regione, Mario Oliverio, conversando con i giornalisti e con il sindaco di Locri, che lo aveva invitato a visistare l'ospedale, prima di compiere un sopralluogo presso il locale nosocomio.

“Nei giorni scorsi, come già sapete -ha aggiunto Oliverio-ho scritto e ho chiesto al neo ministro della Salute, Roberto Speranza un incontro, che si è impegnato a convocare a breve, per fare con urgenza il punto sulla situazione, che ripeto è molto, molto seria, per trovare le soluzioni più idonee e tempestive.

A Locri è stato chiuso un reparto che era stato riaperto, le assunzioni e le procedure concorsuali che erano state autorizzate sono state di nuovo bloccate dal Commissario di Governo e la situazione si aggrava col passare dei giorni. Questo stato di cose si sta ripetendo a catena in tutte le realtà calabresi. Ci sono stati già 200 licenziamenti dei lavoratori precari tra Catanzaro e Cosenza e arriveranno a mille nei prossimi mesi tra medici, infermieri e Operatori Socio Sanitari che finora hanno garantito i servizi essenziali. Siamo di fronte ad un vero e proprio collasso della sanità calabrese. Sono fiducioso che il ministro Speranza, assai sensibile ai problemi delle popolazioni, dopo aver analizzato la situazione, convocherà presto l’incontro richiesto. Intanto proprio oggi ho scritto al Presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto e ai Capigruppo consiliari chiedendo una riunione della Conferenza dei Capigruppo per convocare con urgenza una riunione straordinaria del Consiglio regionale attraverso cui, se non verranno risposte da Roma, dovremo stabilire una linea di intervento per fronteggiare l’emergenza e assumere iniziative per dire, anche attraverso atti di grande responsabilità e andando anche oltre la sfera di competenza della Regione, quale è la gravità della situazione attuale della sanità Calabria. Anche se abbiamo la consapevolezza, dal punto di vista costituzionale, che la nostra potrà risultare una forzatura, proporrò al Consiglio regionale di approvare un disegno di legge per sbloccare le assunzioni e lo farò proprio per denunciare l’estrema drammaticità in cui versa il nostro sistema sanitario regionale. Mi auguro, comunque,, che le risposte del Ministro giungano al più presto”.