Si sono tenuti stamane, in contemporanea presso i Tribunali di Catanzaro, Cosenza e Castrovillari, i sit-in di sensibilizzazione dei tirocinanti della Giustizia che vedranno il proprio percorso interrompersi bruscamente il 31 gennaio prossimo, non essendo previsto alcun rinnovo che farà venir meno il loro valido contributo per il Ministero a tutti i livelli, dalle cancellerie delle Corti d’Appello, ai Giudici di Pace, dalle Procure a tutti gli ufficiamministrativi oltre che negli Enti Assimilati.

Durante i presidi, che hanno visto complessivamente la presenza di circa 400 lavoratori, si è anche avuto modo di confrontarsi sulle azioni da mettere in campo, mentre si è registrata la solidarietà dei dipendenti e dei funzionari, che per qualche momento hanno affiancato i tirocinanti nel loro presidio.
“Circa un anno fa– ha riferito Luca Muzzopappa, componente della Segreteria Regionale e Segretario UILTEMP di Catanzaro e Vibo – lo stesso Ministero ha riferito di scoperture di organico di circa 9.000 unità cui devono aggiungersi i pensionamenti ordinari e quelli straordinari di Quota100. Per questo riteniamo ci possa essere lo spazio e sia possano prevedere percorsi per i tirocinanti affinché le competenze acquisite possano essere valorizzate in una dimensione non più precaria. Nel frattempo occorrerà dare continuità occupazionale ed economica”.

I sit-in hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, ma anche di diverse personalità politiche interessate al governo della nostra regione che hanno manifestato l’impegno di sostenere le richieste di questi calabresi. Inoltre, il Segretario Generale della UILTEMP Calabria e Segretario della UILTEMP Nazionale, Gianvincenzo Benito Petrassi, accompagnato da una delegazione di tirocinanti, ha incontrato il Presidente del Tribunale di Cosenza, dott.ssa Maria Luisa Mingrone, che si è impegnata a sensibilizzare del problema anche gli uffici romani del Ministero.

“Si parla molto e si fa poco – ha sentenziato Petrassi – in una terra che ha una fame atavica di lavoro. Ricordiamo le recenti polemiche, proprio nel periodo di vacanze appena trascorso, circa i numeri impressionanti di nostri giovani e i meno giovani che tornano e ripartono per motivi di lavoro. Ogni anno, in occasioni come queste, si levano cori di sorpresa e le dichiarazioni sui giornali si sprecano. Ma poi si fa poco o nulla di concreto affinché la Calabria non si impoverisca e allontani le nostre migliori energie fuori dalla regione se non addirittura all’estero.Tutte le situazioni di precariato, da temporanee, diventano eterne ed immutabili e questo noi, come UILTEMP, non possiamo accettarlo. Per questo continueremo a chiedere alle istituzioni regionali e nazionali soluzioni concrete e reali, affinché davvero si possano invertire le tendenze in atto e i nostri lavoratori possano contare qui, nella loro terra, sul lavoro vero, unico e solo obiettivo delle nostre iniziative”