La Calabria (90) è al 18mo posto dell'Indice generale della classifica delle regioni più o meno "amiche delle mamme", seguita solo da Basilicata (84,3), Campania (87,7) e Sicilia (88,7), che sono sotto il valore di riferimento, scontando una strutturale carenza di servizi e lavoro nei propri territori, a testimonianza di un investimento strategico da realizzare proprio in queste regioni.


 

E' questo uno degli elementi emersi da "Le Equilibriste - La maternità in Italia 2023", il rapporto di Save the Children risultato di una analisi basata su 7 dimensioni: demografia, lavoro, servizi, salute, rappresentanza, violenza, soddisfazione soggettiva.

 

Per quanto riguarda la demografia - per la quale è stato utilizzato l'indicatore del numero medio figli per donna o tasso di fecondità totale per regione, il cui aumento indica un trend positivo - la Calabria (106,8) si colloca al quinto posto, tra le regioni più virtuose, con la Provincia Autonoma di Bolzano (138,5) al primo posto nettamente sopra il valore di riferimento fissato a 100.


 

Sul fronte dimensione del lavoro, la Calabria (82,4) è terzultima, seguita solo da Sicilia (81) e Basilicata (82,2). Al contrario, Emilia-Romagna (109,1), Piemonte (108,9), Valle d'Aosta (107,9) e Lombardia (106,2), occupano i primi posti, regioni dove per le madri è più facile trovare un impiego, non subire riduzioni di orario non volontarie o tenere un lavoro dopo la nascita di un figlio.

 

Per la percentuale di donne in organi politici a livello locale, la Calabria (94,7) non supera la metà classifica collocandosi al 13mo posto e, con un indice di 88,6, si colloca all'ultima posizione nell'area Salute, che riguarda mortalità infantile nel primo anno di vita e consultori attivi per abitante, preceduta appena da Campania (91,4) e Molise (95,3).


 

Nella dimensione dei servizi, la regione (80,4) occupa la terzultima posizione, seguita solo da Sicilia (75,8) e Campania (78,3), regioni dove l'offerta di servizi è discontinua o assente. Nell'area della soddisfazione soggettiva, la Calabria (82,1) occupa l'ultima posizione e in quella della violenza di genere, che riguarda la presenza di centri antiviolenza e case rifugio, si colloca al 10mo posto, a metà classifica.