Ancora un segnale positivo per il mercato dell'auto europeo.

A settembre le immatricolazioni nell'Unione Europea, Paesi Efta e Regno Unito - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono state 1.049.926, il 7,9% in più dello stesso mese del 2021.

Da inizio anno il totale è di 8.271.115, pari a una flessione del 9,7% sull'analogo periodo dell'anno scorso.

Il gruppo Stellantis ha immatricolato in Europa Occidentale (Ue, Efta e Uk) 174.635 auto, il 2,6% in meno dello stesso mese del 2021. La quota è pari al 16,6% a fronte del 18,4%. Nei nove mesi le immatricolazioni del gruppo sono 1.559.467, in calo del 16,3% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso, con la quota che scende dal 20,3% al 18,9%.

Csp, nuovo segnale positivo ma è presto per ottimismo "Dopo tredici mesi consecutivi in calo il mercato auto dell'Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito) ha fatto registrare un piccolo segnale positivo in agosto (+3,4%) e ora emerge un altro più consistente segnale positivo: una crescita del 7,8% in settembre.

Come in agosto, anche in settembre il risultato è dovuto a quasi tutti i 30 mercati nazionali dell'area. Il miglioramento è quindi diffuso". Lo sottolinea il Centro Studi Promotor.

Secondo il presidente Gian Primo Quagliano, "forse è, però, ancora presto per l'ottimismo perché vi è anche la concreta possibilità di essere di fronte, più che a un'inversione di tendenza, a un rimbalzo in un mercato che rispetto al 2019, è calato del 31,7%.

E ciò per una crisi della domanda accompagnata da una crisi dell'offerta. La domanda è stata fortemente penalizzata dalla pandemia, dalle sue conseguenze economiche su imprese e cittadini, dall'impatto psicologico e concreto della guerra in Ucraina, dal ritorno dell'inflazione e da altri fattori.

L'offerta di auto nuove è stata fortemente penalizzata dalla carenza di componenti necessari per la produzione. Quali potrebbero essere le cause di questa, per ora timida, inversione di tendenza? L'ipotesi più probabile sembra un leggero miglioramento nella disponibilità di auto nuove. Mancano tuttavia conferme".

Coerenti con l'andamento complessivo del mercato dell'Europa Occidentale - spiega il Csp - sono anche i dati relativi ai cinque maggiori mercati che insieme assorbono il 73,3% delle immatricolazioni (Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna).

Questi cinque mercati hanno avuto complessivamente crescite del 4,5% in agosto e dell'8,2% in settembre, un risultato leggermente migliore di quello dell'intera area. E anche questo, volendo essere ottimisti, è un piccolo segnale.