Sono rimasti sostanzialmente stabili i prezzi mondiali delle materie prime alimentari ad ottobre, dove l'aumento delle quotazioni dei cereali è stato più che compensato dal calo di tutti gli altri prodotti di base.

Lo fa sapere l'indice dei prezzi a Fao che ha registrato una media di 135,9 punti ad ottobre, leggermente al di sotto del livello di settembre.

Con l'ultimo aggiornamento, l'indice è sceso del 14,9% rispetto al massimo storico di marzo 2022, mentre è rimasto del 2% al di sopra del livello di ottobre 2021.

Ad aumentare sono i listini dei cereali del 3%, con il grano che segna +3,2%, i grezzi +3,5% e il riso +1%.

A calare, invece sono, l'olio vegetale dell'1,6%, il 20% al di sotto del livello dell'anno precedente; i prodotti lattiero-caseari dell''1,7%; la carne dell'1,4% a ottobre rispetto a settembre; lo zucchero dello 0,6%.

Previsioni al ribasso per la produzione mondiale di cereali nel 2022 con un calo dell'1,8% rispetto al 2021.

Mentre la produzione mondiale di grano è prevista a 783,8 milioni di tonnellate nel 2022, quella dei cereali grossolani scenderà del 2,8% a 1.467 milioni di tonnellate.

In calo il riso previsto a 512,6 milioni di tonnellate -2,4% rispetto al massimo storico del 2021. Il consumo mondiale dei cereali nel 2022/2023 dovrebbe ora scendere dello 0,7% al di sotto del livello del 2021/22, come anche le scorte del 2%.

Il rapporto tra stock e consumo, infine, scenderà al 29,4% nel 2022/23 dal 30,9% dell'anno precedente, come anche il commercio mondiale del 2,2%.