Nei centri antiviolenza della rete D.i.Re nel 2021 sono state accolte complessivamente 20.711 donne con un incremento del 3,5% rispetto al 2020. Quasi la metà (46%) delle donne accolte ha un'età compresa tra i 30 e i 49 anni.

Sono prevalentemente italiane (solo il 26% hanno una diversa provenienza), un dato costante negli ultimi anni. L'autore della violenza è prevalentemente italiano (soltanto il 27% ha provenienza straniera) e questo dato è oramai consolidato negli anni.

Ѐ quanto emerge dall'ultimo report dell'Associazione nazionale D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza sui dati riferiti al 2021.

"20.711 donne nel 2021, il 3,5% di contatti in più rispetto al 2020, l'8,8% in più le donne che non avevano mai chiamato il Centro antiviolenza, sono numeri che confermano l'importanza dei centri della nostra Rete. Dietro ogni numero c'è una storia, la storia di ogni singola donna, che crede nella possibilità di uscire dalla violenza, dà fiducia ai nostri centri: l'aumento di donne che a noi si rivolgono lo leggiamo in questa luce". Lo afferma Antonella Veltri, Presidente D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza commentando i dati del Report 2021.

"Sono numeri che danno la misura - sottolinea - del lavoro che le 2.793 attiviste, di cui solo poco più del 30% retribuite, svolgono per dare forza alle donne". Secondo Veltri, "non basta approvare un Piano antiviolenza se mancano le linee guida attuative: siamo in attesa di questo, dell'impegno concreto del governo sul tema della violenza maschile alle donne, per il 2021-2023" .

"La fotografia annuale che presentiamo ci conferma che - conclude la presidente - i nostri presidi territoriali sono baluardi imprescindibili nella prevenzione e nel contrasto della violenza alle donne. Lavoriamo per le donne e con le donne. Continueremo a farlo perché crediamo nel valore e nel potere che abbiamo di trasformare il modello culturale patriarcale da cui prende origine ogni forma di violenza alle donne".