"La direzione del Partito Democratico che si è svolta ieri mi ha designato alla guida della lista al Senato in Calabria.



Sono orgoglioso e grato alla comunità del Partito Democratico Calabria, al segretario Enrico Letta che mi hanno onorato della possibilità di candidarmi a servire il Paese e la Calabria in Parlamento - scrive sul proprio canale istituzionale Facebook Nicola Irto, candidato alle prossime elezioni come capolista al Senato con il Pd Calabria - Come sempre fatto, nella mia esperienza personale e politica, darò il massimo per essere all’altezza della sfida.



Siamo stati catapultati in questo turno elettorale da forze irresponsabili che hanno anteposto gli interessi di parte a quelli del #Paese, mettendo a rischio progetti e investimenti garantiti dal #PNRR.



Per me la politica è l’esatto contrario, ovvero senso di responsabilità e servizio e deve esserlo ancora di più dopo l’insensato taglio dei parlamentari che impone una maggiore consapevolezza di dover rappresentare l’interesse di tutta la #comunità.

Quella calabrese e quella meridionale.



In questi anni ho creduto, scritto e lavorato molto sulla prospettiva di un #Sud diverso e migliore. La frontiera del nostro impegno sarà proprio questa. Perché la Calabria e il Sud possono salvare se stessi solo se comprendono che devono salvare l’Italia restituendole in #Europa il ruolo che, con il Governo Draghi, si stava riprendendo di diritto e con prestigio.



Ripartiremo dalle questioni importanti. Dalla #sanità, perché i calabresi devono potersi curare come tutti gli altri italiani, all’#economia, con la grande chance di Gioia Tauro, passando per i trasporti che ci vedono tagliati fuori dai circuiti nazionali e internazionali, e per l’#ambiente e l’#energia, sempre più cruciali in un’Italia in difficoltà e con grandi nubi all’orizzonte.



Rappresentare la Calabria vuol dire avere a cuore e battersi per i diritti di questa terra e dei suoi cittadini su questi e altre vicende delicatissime che richiedono tanta #serietà.

È quel che faremo, insieme.

Come sempre