Il movimento politico “Se la ami la cambi”, in merito all'ultimo consiglio comunale inerente l'alienazione dei terreni comunali, chiede maggior condivisione alla maggioranza su pratiche di tale importanza per l'Ente e per i cittadini. “Come gruppo di minoranza – specificano i consiglieri Raffaele Fimiano ed Andrea Mazzei – abbiamo rimarcato quanto sia opportuno normalizzare queste situazioni, non solo per cogliere l'opportunità di regolarizzare aree che il comune non utilizza o che comunque sono già in possesso di privati cittadini, ma anche per monetizzarle a vantaggio delle casse comunali su cui grava la situazione di dissesto finanziario dichiarato nel gennaio dello scorso anno. Analizzando le pratiche però, abbiamo sollevato i dubbi maturati dalla lettura delle stesse.” “Durante il consiglio comunale – continuano gli esponenti di “Se la ami la cambi” – ci siamo soffermati sui contenuti delle pratiche inerenti i terreni oggetto di alienazione, segnalando l'esigenza di un maggior confronto con gli uffici preposti per affrontare le incongruenze rilevate, e per tali ragioni abbiamo chiesto il rinvio delle pratiche.” “All’amministrazione comunale ed all'intera assise- rimarcano Fimiano e Mazzei – abbiamo chiesto maggiore condivisione su pratiche così importanti e delicate a tutela non solo dei cittadini, ma anche del territorio. La dimostrazione del fatto che le nostre osservazioni erano assolutamente fondate, è la nota di chiarimento fatta pervenire dal responsabile del procedimento durante la seduta del consiglio comunale.” “Un rinvio – evidenziano gli esponenti dell'opposizione – sarebbe stato auspicabile ed opportuno, ricordando come in passato, quando su nostra proposta fu rinviata l'approvazione del regolamento sulle alienazioni. Tale rinvio infatti, ha prodotto la discussione ed il confronto dell'intera assise comunale che, attraverso la collaborazione ed il confronto, è arrivata al consiglio successivo ad approvare all'unanimità il regolamento sull'alienazione dei terreni comunali”. “Per chiarire le perplessità - rilevano Fimiano e Mazzei – sulle pratiche di alienazione, sarebbe stata utile una seria ed opportuna indagine sulla destinazione d'uso delle particelle; abbiamo osservato quanto oggi più che mai il nostro Comune ha bisogno di un nuovo strumento urbanistico, o quanto meno di un piano sulla gestione di questi terreni in modo da non creare confusione e pasticci da un punto di vista della regolarità urbanistica; servirebbe un inventario che stabilisca quali sono le particelle su cui i cittadini hanno diritto di prelazione e quali quelle che dovrebbero essere trattate attraverso un'asta pubblica per come oltretutto sancito dal regolamento sulle alienazioni dei terreni comunali.” “Per tali ragioni – concludono Raffaele Fimiano ed Andrea Mazzei – abbiamo chiesto il rinvio delle pratiche e proposto una condivisione più ampia, a garanzia e tutela dell'Ente e dei cittadini. Tale proposta ha trovato chiaramente un muro da parte della maggioranza e dei suoi nuovi componenti.”